Alex Zanardi, incendio nella sua villa: l'ex pilota trasferito a Vicenza, possibili danni ai macchinari che lo assistono

Alex Zanardi, incendio nella sua villa: possibili danni ai macchinari che lo assistono, si valuta il trasferimento
Alex Zanardi, incendio nella sua villa: possibili danni ai macchinari che lo assistono, si valuta il trasferimento
Martedì 2 Agosto 2022, 18:41 - Ultimo agg. 3 Agosto, 12:44
3 Minuti di Lettura

Paura per Alessandro Zanardi, l'ex campione di automobilismo che da due anni costretto a vivere attaccato ai macchinari per un drammatico incidente avvenuto nel corso di una gara di handbike nel Senese: un incendio è divampato nel pomeriggio di martedì nella sua villa, a Noventa Padovana. Ad andare a fuoco l'impianto fotovoltaico: l'immediato intervento dei Vigili del Fuoco ha circoscritto il rogo e ha scongiurato che le fiamme si propagassero anche all'abitazione, una struttura su due livelli. L'incendio non ha causato danni gravi ma ha mandato in tilt l'impianto fotovoltaico e questo avrebbe potuto pregiudicare i macchinari che aiutano Zanardi a vivere. Alla luce di questa situazione i familiari dell'ex pilota hanno così optato, in via precauzionale, per il trasferimento in un centro medico attrezzato a Vicenza. Probabilmente la stessa dove in dalla fine di aprile del 2021 Zanardi ha trascorso diversi mesi: il reparto di riabilitazione al primo piano dell'ospedale San Bortolo.

 

Alex Zanardi trasferito a Vicenza

Dopo l'incidente del 19 giugno 2020 Alex, che per anni è stato un simbolo nello sport per portatori di handicap riuscendo a vincere, nella specialità paraciclismo, quattro medaglie d'oro ai Giochi di Londra nel 2012 e Rio nel 2016, aveva intrapreso un lungo percorso riabilitativo.

In una intervista di circa un anno fa, la moglie Daniela aveva affermato che Zanardi stava lottando «come un leone». A Natale, l'ex pilota di Formula 1, è finalmente tornato a casa. «È un combattente, ma in quest'anno e mezzo, col Covid, in ospedale e in clinica siamo potuti stare poco, e in pochi, vicino a lui. Ora tornare in famiglia gli farà bene e lo aiuterà lottare ancora di più'», ha spiegato la donna. Una forza di volontà granitica, quella di Zanardi, che tra gennaio e febbraio si è sottoposto ad un ciclo di cura al centro iperbarico di Ravenna. Una sfida quotidiana iniziata, di fatto, venti anni fa quando nel corso di una gara del campionato Champ Car, in Germania, dopo avere perso improvvisamente il controllo della sua auto, venne centrato da una altra auto.

 Un incidente drammatico: al pilota vennero amputate entrambi gli arti inferiori e subì 7 arresti cardiaci. Da quella esperienza Zanardi è riuscito a venirne fuori diventando un esempio per tutto il movimento paralimpico e non solo. La sorte avversa, però, si è affacciata a un'altra curva. Il 19 giugno del 2020, durante una tappa della staffetta di Obiettivo Tricolore di handbike, va ad un urtare un camion. Nell'impatto riporta ferite gravissime e resta in coma farmacologico fino al gennaio dello scorso anno. Da lì una nuova sfida, un nuovo obiettivo da raggiungere. Nel luglio scorso il gip di Siena ha disposto l'archiviazione, accogliendo la richiesta della Procura, dell'indagine avviata dopo l'incidente. Unico indagato nell'inchiesta era il conducente del camion, accusato di lesioni colpose. Ma per il giudice non c'è stato nesso causale tra la presenza del camion e il drammatico scontro. In base ad una consulenza disposta dai pm, lo sconfinamento della mezzeria da parte del camion era «inferiore ai 40 cm» e «minimo stante il tipo di mezzo e la strada percorsa». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA