Alitalia, la storia in vendita a prezzi stellari: su eBay gli abiti usati delle hostess a 1.250 euro

Divisa Alitalia in vendita sul web
Divisa Alitalia in vendita sul web
di Nunzia Marciano
Domenica 7 Novembre 2021, 19:20
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C’è chi la divisa la toglie per dignità e chi la rivende, a caro prezzo, per necessità: gli abiti da lavoro (ma sono molto più di questo) in questione sono quelli di Alitalia, la oramai dismessa compagnia aerea di bandiera italiana. Al suo posto c’è già Ita, che tra tagli (tanti) e riassunzioni (poche) ha, come si suol dire, fatto “carne da macello” di ciò che restava di un’epoca.

Alitalia è da anni al centro del dibattito finanziario del paese, tra chi ha sempre considerato l’azienda un carrozzone a spese dello Stato e chi invece, in minoranza però, ne ha esaltato la qualità e l’orgoglio del tricolore.

Ma a vederne ora “pezzi” svenduti letteralmente sulle principali piattaforme di e-commerce, un certo effetto lo fa, soprattutto se si sottolinea il parallelismo tra chi appunto, in piazza al Campidoglio lo scorso 21 ottobre si è simbolicamente tolta quella divisa e chi ha deciso adesso di lucrarci: le ex hostess Alitalia con il loro flashmob hanno commosso, togliendosi quella divisa e struccandosi con il volto poi sporcato dalle lacrime. Hanno dato il loro addio a quella che per decenni è stata la loro azienda, la loro casa, la loro famiglia, luogo anche di amori sbocciati con tanto di nozze e prole. Donne che pubblicamente hanno rivendicato il loro “no” ad una gestione piena zeppa di falle, con nuove condizioni di lavoro a detta di tanti, sindacati in primis, vergognose e che ha letteralmente buttato fuori migliaia di dipendenti ripescati poi in minima parte (e a quanto pare senza alcun criterio meritocratico), dalla nuova amministrazione Ita. 

Da quelle immagini di affermata dignità a quelle che ora popolano il web della vendita, il passo è stato decisamente breve. Basta infatti googolare “Vendesi divisa Alitalia”, che la rete rimanda a tutti i modelli disponibili e ce n’è per tutte le tasche: dagli abbordabili 70 euro per un vestitino palesemente strausato, ai 1.250 euro per tutto il kit firmato Ettore Bilotta e che ebbe all’epoca come testimonial l’italianissima Mariagrazia Cucinotta. Ma ci sono anche le cosiddette vie di mezzo con divise vendute a circa 450 euro. Non mancano le versioni per uomo, e anche qui si può spaziare con un costo medio che parte da 160 euro, più economico insomma. Val la pena ricordare che tra i tanti che hanno firmato le iconiche divise, ci sono stati anche Renato Balestra, Giorgio Armani e Alberta Ferretti, giusto per restare nei tempi moderni, a dimostrazione che quella divisa ha rappresentato l’Italia in volo, e chi l’ha indossata ha fatto parte della storia, appunto iconica, del bel paese, a partire dal 1960, con giacca, gonna, cappellino d’ordinanza, e immancabile borsa, tutto firmato Delia Biagiotti.

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E oggi, c’è chi con quelle stesse divise ha fatto di necessità virtù: ex dipendenti che hanno così deciso di chiudere con Alitalia e magari guadagnarci. Non è difficile però immaginare che per tanti e tante, il rammarico superi la voglia di far cassa e prevalga la tristezza di dover vedere la divisa indossata così tante volte finire nell’armadio di qualcun altro a mó di cimelio, quasi fosse una reliquia di ciò che non sarà più. E su cui forse qualcuno lucrerà ancora. Gli addii ad Alitalia da parte delle varie crew hanno fatto letteralmente il giro di internet, tra ultimi imbarchi, ultimi voli, ultimi annunci di decollo e ultimi saluti di atterraggio. E adesso che tutto è finito, vendere e sbarazzarsi pare l’ultimo step di una battaglia durata a lungo. Perché, checché se ne dica, è certo che in quel carrozzone, in tante e tanti tra hostess, steward, comandanti e piloti, ci abbiano sempre messo l’anima, lasciando a casa figli e mariti, mogli e compagne, pur di avere la testa tra le nuvole in stato perenne. Per poter poi dover atterrare, chiudere il portellone un’ultima volta, e tornare ad una vita coi piedi per terra, che in tanti non pensavamo neppure di dover vivere, o almeno non così, buttati fuori senza quasi speranza di volare ancora.

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