Allarme di Aidacon consumatori: dalle navi da crociera livelli di inquinamento oltre la media

Allarme di Aidacon consumatori: dalle navi da crociera livelli di inquinamento oltre la media
Sabato 13 Luglio 2019, 19:48
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Le navi da crociera, non solo quelle che ospitano il villaggio delle Universiadi, inquinano: l’allarme viene lanciato da Aidacon, l’associazione a difesa dei consumatori e dell’ambiente. La maggior parte degli ottomila atleti che partecipano alla manifestazione sportiva internazionale, sono ospitati a bordo di navi, ferme nel porto di Napoli, con i motori accesi ventiquattro ore al giorno per garantire l’enorme quantità di energia elettrica indispensabile a queste città galleggianti, con la conseguente diffusione  nell’atmosfera di quantità colossali di agenti inquinanti.
“Lungi da me condannare iniziative importanti per una città come Napoli -spiega Carlo Claps, presidente  Aidacon - ma non si può non cogliere l’occasione per evidenziare un problema così grave, che colpisce tutte le più importanti città portuali europee e mondiali, mete del turismo da crociera. Importanti studi internazionali hanno documentato gli eccezionali livelli di inquinamento procurati da queste navi  all’interno dei porti. E’ vero che oggi esistono strumenti innovativi per diminuire l’inquinamento ma i colossi del mare usano un carburante pesante che contiene un livello più alto di zolfo di quello usato dalle auto. Il problema non è di poco conto, basti fare l’esempio di Barcellona: lì uno studio ha dimostrato che  105 navi da crociera approdate nel corso dell’anno hanno rilasciato nell’atmosfera oltre 33mila tonnellate di ossidi da zolfo, mentre  l’intero parco circolante della città catalana (560mila auto) non ha superato le 7mila tonnellate di emissioni in 12 mesi”.
Sono stati proprio i napoletani che abitano nelle zone limitrofe al porto a segnalare l’inconveniente. “Siamo partiti dalle lamentele dei cittadini per farci sentire: l’inquinamento atmosferico causato dalle navi che bruciano carburante tutto il giorno nel porto, stanno  praticamente  soffocando i cittadini, e il problema è destinato a durare anche dopo le Universiadi naturalmente. E’ fondamentale che le Autorità preposte vigilino – ha precisato Claps - noi ci stiamo attivando affinchè si inaspriscano le regole per i limiti alle polveri sottili sospese nell’aria. Aidacon prenderà di mira le navi da crociera e i loro livelli di inquinamento. E avvieremo una battaglia legale per ottenere il risarcimento dei conseguenti danni: esiste il precedente di Marsiglia, in Francia, dove l’equipaggio e l’armatore sono stati condannati dal Tribunale di Marsiglia per l’utilizzo, con una nave in mare territoriale, di combustibile il cui tasso di zolfo era superiore alle norme anti-inquinamento atmosferico autorizzate. Anche in questo caso, l’azione legale è partita grazie all’iniziativa di una associazione e di alcuni comitati di cittadini”.
 
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