Almaviva, il giudice del Lavoro: «Licenziamenti illegittimi». Reintegro e risarcimento per 153 lavoratori

Almaviva, il giudice del Lavoro: «Licenziamenti illegittimi». Reintegro e risarcimento per 153 lavoratori
di Giusy Franzese
Giovedì 16 Novembre 2017, 17:52 - Ultimo agg. 17 Novembre, 15:13
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I licenziamenti Almaviva del call center romano sono illeggittimi. E la società dovrà reintegrare i lavoratori e pagare loro anche un risarcimento danni. Non tutti però: la decisione vale solo per i 153 dipendenti (su 1.666) che hanno fatto ricorso presso il giudice del lavoro di Roma. La sentenza è arrivata oggi.  Secondo il giudice  Umberto Buonassisi la decisione di Almaviva (che nella tormentata trattativa dello scorso anno alla fine decise di chiudere del tuttto la sede romana e tenere aperta quella di Napoli) «si risolve in una vera e propria illegittima discriminazione: viene licenziato chi non accetta di vedersi abbattere la retribuzione (a parità di orario e di mansioni) e lo stesso tfr» in spregio alle norme del codice civile e costituzionali «ancora vigenti,  e chi accetta viene invece salvato». Di qui l'illeggittimità della decisione e  la sentenza  che «condanna la società a reintegrare gli stessi lavoratori e a corrispondere loro, a titolo di risarcimento danni» un'indennità, comprensiva degli interessi, pari agli stipendi maturati dal giorno del licenziamento fino alla reintegra.
La sentenza, come detto, riguarda ovviamente solo i 153 ricorrenti.
Ma apre la strada ad altre decisioni che potrebbero essere simili. Il 15 dicembre , ad esempio, è attesa un'altra decisione che riguarda una novantina di persone.

Per ora l'azienda non può far altro che ottemperare alla sentenza. Ma, visto che nel frattempo la sede romana non esiste più, fa sapere che il posto è disponibile in altre regioni e che farà ricorso. AlmavivaContact - si legge - in una nota del gruppo  «mantenendo ferma la convinzione del proprio corretto operato, darà ovviamente attuazione all'ordinanza -  riammettendo i lavoratori presso le sedi disponibili, tenendo conto che il sito operativo di Roma è chiuso - ma la impugnerà immediatamente, al fine di revocarne gli effetti in tempi brevi».  Nella nota, Almaviva ricorda che 9 giudici su 10 hanno dichiarato «pienamente legittima la condotta aziendale».
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