Molestie alpini a Rimini, il sindaco di Trieste Dipiazza: «Solo apprezzamenti, la violenza è un'altra cosa»

Molestie alpini a Rimini, il sindaco di Trieste Dipiazza: «Solo apprezzamenti, la violenza è un'altra cosa»
Molestie alpini a Rimini, il sindaco di Trieste Dipiazza: «Solo apprezzamenti, la violenza è un'altra cosa»
Sabato 14 Maggio 2022, 15:18 - Ultimo agg. 15 Maggio, 18:06
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«Signora guardi che la violenza è un'altra cosa». A tornare sulla polemica delle molestie ad opera degli alpini a Rimini è il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, intervenuto su Telequattro. «Ma stiamo scherzando? Una ha detto: "mi hanno detto che ho un bel paio di gambe e mi sono sentita violentata". Quando vediamo passare una bella ragazza, cosa pensiamo? Siamo maschi. Ma stiamo scherzando? Se le avessero detto 'hai un bel c...', cosa avrebbe fatto allora? Viva gli alpini! Viva gli alpini! Vorrei dire a questa persona: Signora guardi che la violenza è un'altra cosa». Dipiazza ha attaccato anche l'associazione NonUnaDiMeno che ha denunciato gli episodi, definendola «gentaglia».

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A parlare è Azzurra, una ragazza che lavora in un hotel della città romagnola, che al Gr1 ha raccontato la sua esperienza: «Ci sono stati vari episodi. Per quattro giorni siamo diventate tutte "bellissime" e "tesoro". C'era un gruppo di 10-12 alpini, 30-40 anni, avevano prenotato una camera per qualche ora per farsi una doccia. Sono entrati chiamandomi, aprendo le braccia: "Dai Azzurra, andiamo a farci la doccia". Un altro ospite, avrà avuto 70 anni, mi ha messo il cappello in testa e mi ha baciato sulle guance».

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Replicando alla giustificazione data dagli alpini, che gli episodi fossero attribuibili a persone "imbucate" nei loro gruppi, la ragazza ha precisato: «Stando alla quantità di molestie, se si trattasse di imbucati negli alpini, ci sarebbero più imbucati che alpini. Ho visto video con decine di persone che si strusciavano addosso a ragazze». E quanto all'ipotesi di sporgere denuncia: «Ci stiamo pensando, stiamo valutando la possibilità di una denuncia di gruppo, e vogliamo mettere a disposizione un supporto legale per chiunque volesse farlo».

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