Alto Adige, valanga sul Gran Zebrù travolge gruppo di alpinisti: tre morti

Alto Adige, valanga sul Gran Zebrù travolge gruppo di alpinisti: tre morti
Giovedì 22 Marzo 2018, 13:25 - Ultimo agg. 24 Marzo, 07:43
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Tre morti per una valanga in Alto Adige, il Vesuvio imbiancato e tanto gelo, neve e mareggiate che hanno investito soprattutto il Sud. È stata un'altra giornata difficile sul fronte del maltempo che sta imperversando in questo anomalo inizio di primavera.

Scuole chiuse e disagi alla circolazione stradale in Basilicata e Campania, dissesti nelle Marche e danni, per le violenti mareggiate sulle coste tirreniche,in Calabria: le due Regioni hanno chiesto al governo la dichiarazione dello stato di emergenza. Se a soffrire è soprattutto il Sud, temperature da brivido anche all'altro estremo dell'Italia. In Alto Adige la colonnina di mercurio è scesa sino a -17 gradi (a San Giacomo in val di Vizze) e solo due delle 84 stazioni meteorologiche della provincia autonoma di Bolzano hanno registrato temperature sopra lo zero. Si è staccata a 3400 metri ed è scesa sino a quota 2800, sul monte Gran Zebrù, la valanga che è costata la vita a tre austriaci di 49, 26 e 32 anni anni.

I tre, appassionati di scialpinismo, sono stati investiti dalla slavina, probabilmente da loro stessi provocata, mentre stavano salendo sul lato est della montagna. Ad allertare i soccorsi, un gruppo di escursionisti che si trovavano a Cima Solda. La comitiva di austriaci è stata localizzata in un arco di tempo breve, circa 40 minuti, grazie a un apparecchio che consente l'individuazione sotto le valanghe. I due uomini erano già senza vita quando sono stati estratti dai soccorritori, mentre la donna è morta poche ore dopo nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Trento. Dalla scorsa notte nevica intensamente sulla Basilicata e in particolare su Potenza. Disagi si sono registrati su tutte le principali strade di collegamento della regione, con la chiusura al traffico di alcuni tratti delle strade statali Basentana (per la caduta di un cavidotto dell'elettricità, ma in serata il problema è stato risolto) e Appia, e di un viadotto a Potenza.

Problemi ci sono stati anche alla circolazione ferroviaria, sospesa (e in serata riattivata) sulle linee Potenza-Metaponto (due gli intercity cancellati) e Potenza-Battipaglia per la caduta di rami e alberi sui binari, provocata dalla neve e dal forte vento. Più di una ventina i treni regionali soppressi sulla Potenza-Foggia. E sempre nel capoluogo danni da rami caduti sulle auto in sosta, mentre un albero di grosse dimensioni si è abbattuto sul cancello di una scuola elementare, rimasta chiusa, come tutti gli istituti di ogni ordine e grado, per effetto di un'ordinanza del sindaco. Domani il bis con scuole chiuse a Potenza e Matera. Neve abbondante e gelo hanno interessato pure la Campania: il Vesuvio, coperto di bianco dalla cima alle quote più basse, ha regalato uno spettacolo suggestivo. Le province più colpite, quelle di Salerno (in particolare le zone a sud del capoluogo) e di Benevento (soprattutto Alto Sannio e Fortore), con scuole chiuse, disagi alla circolazione e linee elettriche danneggiate dal ghiaccio e dal forte vento. Vento che, unito al mare agitato, ha reso difficile il soccorso di un uomo colto da infarto a Capri che doveva essere trasferito con urgenza al Cardarelli di Napoli: l'operazione alla fine è riuscita con l'intervento di un velivolo dell'Aeronautica militare.

Potrebbe essere stato il maltempo, che non avrebbe permesso alla vittima di sentire il rumore del treno che stava sopraggiungendo, all'origine dell'incidente ferroviario in cui è morto un cittadino tedesco, che nei pressi della stazione ferroviaria di Belvedere Marittimo (Cosenza) stava camminando lungo i binari.
La Calabria è stata flagellata da eccezionali mareggiate lungo la costa tirrenica, che hanno spinto la giunta regionale a riunirsi d'urgenza per chiedere al governo la dichiarazione dello stato di calamità. Dichiarazione sollecitata anche dalle Marche per i «notevoli danni» provocati dal maltempo, che dal 23 febbraio scorso ha interessato a più riprese l'intero territorio della regione.





 
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