Anarchici in corteo nel centro di Torino: chiusa al traffico via Po. In collina incendiato ripetitore

Manifestazioni anche a Roma, Trieste e Berlino per Alfredo Cospito in carcere a Sassari

Anarchici in corteo nel centro di Torino: chiusa al traffico via Po. In collina incendiato ripetitore
Anarchici in corteo nel centro di Torino: chiusa al traffico via Po. In collina incendiato ripetitore
Sabato 28 Gennaio 2023, 18:39 - Ultimo agg. 20:00
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«A fianco di Alfredo, a fianco di chi lotta». È la scritta sullo striscione in testa al corteo di anarchici che sta attraversando le vie del centro a Torino in solidarietà con Alfredo Cospito, in sciopero della fame da 101 giorni per protestare contro il regime di 41 bis cui è sottoposto in carcere a Sassari. Gli anarchici, un centinaio, si erano ritrovati in piazza Carignano per un presidio. Poi si sono mossi in corteo. Sono stati accesi dei fumogeni e il traffico in via Po è stato bloccato.

Un ripetitore di telefonia mobile incendiato nella notte

Alcuni cavi di un ripetitore di telefonia mobile sono stati incendiati la notte scorsa sulla collina di Torino.

Il gesto è con ogni probabilità di matrice anarchica: sul posto è stata trovata dai carabinieri la scritta "Fuori Cospito dal 41 bis".

Cortei anche a Roma, Trieste e Berlino

 Le manifestazioni a sostegno di Cospito, il primo anarchico a finire al 41 bis, si sono moltiplicate: oggi ci sono stati cortei a Roma, Torino e Trieste. Si sono moltiplicati anche gli attentati dei gruppi anarchici collegati alla richiesta di abolire il carcere duro. Gli ultimi gesti eclatanti sono l'attacco alle sedi diplomatiche di Berlino e Barcellona, la busta con il proiettile recapitata al procuratore generale Francesco Saluzzo che rappresenta la pubblica accusa contro  Cospito, e anche la bomba che lo scorso 2 dicembre ha fatto saltare in aria l'auto di Susanna Schlein, primo consigliere dell'ambasciata ad Atene. 

A Berlino è comparsa una scritta "Free Alfredo" proprio dove ieri è stato appiccato il fuoco all'auto di un funzionario diplomatico e mentre nelle stesse ore a Barcellona qualcuno vandalizzava la sede del consolato generale italiano, lasciando firme e scritte per la liberazione dell'anarchico. A Berlino la scia di dimostrazioni è lunga. Nei giorni scorsi è stata incendiata una stazione di ricarica per auto elettriche presso l’Engelbecken, nel quartiere di Kreuzberg, e a Tempelhof si è verificato un altro attacco incendiario per mettere fuori uso 25 veicoli di Amazon Prime. 

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