Calciatore ucciso, la fidanzata tormentata dai sensi di colpa: «L'ho presentato io al suo killer»

Andrea La Rosa, la fidanzata tormentata dai sensi di colpa: "L'ho presentato io al suo killer"
Andrea La Rosa, la fidanzata tormentata dai sensi di colpa: "L'ho presentato io al suo killer"
Lunedì 18 Dicembre 2017, 11:09 - Ultimo agg. 14:53
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Dopo la terribile verità sulla morte del calciatore Andrea La Rosa, parla la sua fidanzata Estella Bellini. La donna, intervistata da il Corriere della Sera, ha raccontato con rammarico di aver presentato lei il suo fidanzato al killer che poi lo ha ucciso.

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Raffaele Rullo, insieme alla madre Antonietta Biancaniello ha ucciso l'ex calciatore elo ha nascosto in attesa di scioglierlo nell’acido. L'uomo, come mostra Estella al giornalista, il giorno dopo la scomparsa le scriveva messaggi di supporto: «Io ci sono sempre. Ti sono vicino. Sento anch’io la sua mancanza. Mi spiace veramente tanto». La donna racconta le sue difficoltà economiche, la vita difficile con na bimba piccola da mantenere e la relazione con Andrea: «Per molti versi Andrea e io siamo, eravamo simili: abitudinari, per niente propensi ai gesti sdolcinati, a restare ogni secondo attaccati fisicamente... Dopo un po’, ho iniziato a cercare certezze. Quest’anello con diamante è del 2016. Me l’ha, me l’aveva regalato a Parigi. Non ci siamo mai “isolati” molto, non abbiamo mai viaggiato granché e non certo perché io abbia fatto l’hostess con Blue Panorama e Alitalia. Ma le cose forse stavano cambiando, aveva acquistato un bilocale mansardato e mi aveva incaricato di occuparmi dell’arredo. Era un primo passo».

Rullo frequentava il suo gruppo di amici, così lo aveva presentato ad Andrea una sera in cui erano usciti in comitiva. Rullo era diventato un confidente della coppia, Andre gli raccontava anche dettagli intimi del loro rapporto, se litigavano andava da loro per fargli fare pace, un rapporto che era divetato in pochi mesi molto stretto: «Ha questa strana capacità di porsi come confidente: lo chiamavi, è successo a persone della mia cerchia, e ti stava a sentire per ore, intere ore. E no, non continuare a domandarlo: non aveva secondi fini, mai che ci abbia provato con le mie amiche, giuro. O forse no, cercava le prede giuste, blandiva, plagiava, programmava quando colpire. Come con Andrea».

Poi racconta del giorno dell'omicidio: «A inizio novembre Andrea mi aveva parlato di un incontro con Rullo e un altro, l’incontro del 14, quand’è stato ucciso. Lui avrebbe portato ottomila euro e quelli gli avrebbero dato in cambio un assegno. L’incontro lo spaventava e certe zone a cominciare da Quarto Oggiaro le evitava. Evitava tutto ciò non fosse controllabile». Da allora Estella non ha più avuto notizie su di lui, sa quello che è successo ma non ha potuto vedere il cadavere. Inizialmente ha pensato, non vedendolo e sentendolo, che lui l'avesse lasciata, che volesse stare da solo, ma poi è arrivata la tremenda verità. Oggi la famiglia di Andrea, la incolpa per l'accaduto, dicenco che lei conosceva Rullo, ma Estella continua a ripetere che mai avrebbe pensato fosse un assassino.
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