Andrea Papi, lettera della mamma: «Abbattere l'orsa non mi ridarà indietro mio figlio, la colpa non è sua»

«La colpa va ricercata nella cattiva gestione del progetto Life Ursus, che ormai è sfuggito di mano»

Andrea Papi, lettera della mamma: «Abbattere l'orsa non mi ridarà indietro mio figlio, la colpa non è sua»
Andrea Papi, lettera della mamma: «Abbattere l'orsa non mi ridarà indietro mio figlio, la colpa non è sua»
Giovedì 13 Aprile 2023, 15:46 - Ultimo agg. 14 Aprile, 07:06
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«Come madre non posso accettare una morte così orribile». Sono le parole di Franca Ghirardini, la madre di Andrea Papi, il runner ucciso dall'orsa Jj4. La donna, in una lettera diffusa dal suo avvocato Marcello Pajar, afferma: «Voglio chiarire una cosa: la colpa non è di mio figlio e neanche dell'orso. La colpa va ricercata nella cattiva gestione fatta da chi ha gestito, nel tempo, il progetto Life Ursus, che ormai è sfuggito di mano».

Abbattuto un altro orso: Mj5 aveva aggredito un uomo in Trentino. Lo zoologo Cignini: «Evitiamo psicosi». Licia Colò: «Eliminare altri orsi è scorretto»

Runner ucciso dall'orsa JJ4: la lettera della madre

«L'abbattimento dell'orso non mi ridarà Andrea - prosegue -. La gestione di questo progetto, man mano nel tempo, è diventata sempre più incauta e inadeguata e non ha tenuto conto e valutato la crescita del numero degli orsi e della popolazione».

«Per la mancanza di tutela e prevenzione ci devono essere dei responsabili, che non possono passarla liscia.

Chiedo a tutti i Comuni del Trentino e alle Amministrazioni di starci vicino, come atto dovuto, perché Andrea potrebbe essere stato l'Andrea di tutti, di tutte le comunità, il figlio di tutti. Mi auguro che il Governo, lo Stato, il Presidente del Consiglio ci aiutino e raccolgano questo che è l'urlo di dolore di una madre», conclude la mamma del runner.

Iniziato il posizionamento delle trappole

È iniziata l'istallazione delle trappole tubo sul monte Peller per la cattura dell'esemplare responsabile dell'uccisione di Andrea Papi, identificato nell'orsa Jj4. Lo ha reso noto, in conferenza stampa, il dirigente Raffaele De Col, del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna della Provincia di Trento. L'orsa, di 17 anni, è dotata di radiocollare, che tuttavia non trasmette più dall'agosto del 2022, e di marchio identificativo sull'orecchio. Una volta catturata - a quanto riferito da De Col - si procederà all'abbattimento. «Sugli spostamenti temporali non abbiamo certezze, ma su spostamenti spaziali sì, in quanto gli esemplari femmine sono più stanziali dei maschi», ha specificato il dirigente.

Sulle tracce dell'orsa vi sono diverse squadre specializzate del corpo forestale del Trentino, per un numero variabile tra i venti e i 40 operatori. Un'altra squadra, di cinque persone circa, è alla ricerca dell'esemplare Mj5 (il cui peso stimato è di 350 chilogrammi), mentre una terza si occupa di tenere a distanza dai centri urbani l'esemplare M62, considerato confidente. «Gli orsi - ha concluso De Col - sono animali pericolosi, non hanno antagonisti in natura, sono autonomi e non amano l'uomo. Non vanno mai avvicinati e, anche se possono suscitare simpatia, la loro reazione può essere devastante. Le squadre specializzate operano in condizioni difficili per la propria incolumità e sono sempre armate di fucili. Chiediamo di prestare particolare attenzione».

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