Chef italiano morto a New York: la prostituta arrestata ha confessato il delitto

Andrea Zamperoni, chef italiano morto a New York: la prostituta arrestata ha confessato
Andrea Zamperoni, chef italiano morto a New York: la prostituta arrestata ha confessato
Mercoledì 18 Agosto 2021, 21:11 - Ultimo agg. 19 Agosto, 21:18
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Per derubarlo lo aveva drogato con un cocktail di droghe a base di fentanyl - un potente analgesico oppioide sintetico, responsabile in Usa di una vera e propria strage - ma il mix era così potente che lo ha ucciso. Angelina Barini, la prostituta 43enne che fu arrestata il 21 agosto 2019 per la morte di Andrea Zamperoni, lo chef lodigiano di 33 anni che lavorava in un ristorante newyorkese, dopo due anni di silenzio ha confessato oggi, alla Corte distrettuale di Brooklyn, di essere colpevole dell'accusa contestata. E cioè di aver causato la morte, in conseguenza della somministrazione di un cocktail letale, dello chef originario di Casalpusterlengo (Lodi), responsabile delle cucine del noto ristorante italiano Cipriani Dolci nella Grand Central Station di New York.

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Chi era Andrea Zamperoni

Zamperoni era stato trovato morto al primo piano del Kamway Lodge, un ostello nel Queens a pochi isolati da casa sua, mal frequentato e conosciuto dalla polizia per i suoi giri di droga e prostituzione.

Barini era nella camera con il cadavere quando la polizia ha bussato di notte da lei il 21 agosto, alla ricerca dello chef scomparso da alcuni giorni. La denuncia era stata fatta il 17 agosto, dopo che Zamperoni non aveva fatto la consueta telefonata settimanale alla madre in Italia e non si era presentato al lavoro, dove era sempre puntuale.

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Nel corso delle indagini, Barini ha riferito che era stata discussa con il suo ex compagno e protettore, Leslie Lescano, che oggi non ha fatto ammissioni in aula, l'idea di tagliare e occultare il cadavere, ritrovato poi avvolto in un lenzuolo dentro una pattumiera e ormai in stato di decomposizione dopo ben quattro giorni. Nella stanza erano stati ritrovati bottiglie di candeggina, una sega elettrica e una valigia vuota: elementi che sembrano confermare l'agghiacciante ipotesi. Lescano comparirà nuovamente innanzi al giudice Brian Cogan il prossimo 25 settembre. Per quella data la Barini, di origini canadesi, potrebbe aver già concordato per patteggiamento la pena conseguente alla sua ammissione di colpevolezza. Su entrambi gli imputati gravano anche le accuse per altri tre decessi, di due turisti e di un pensionato, trovati morti per overdose e derubati.

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