Angeli e Demoni, nuovo provvedimento cautelare per lo psicoterapeuta Foti

Angeli e Demoni, nuovo provvedimento cautelare per lo psicoterapeuta Foti
Angeli e Demoni, nuovo provvedimento cautelare per lo psicoterapeuta Foti
Lunedì 9 Dicembre 2019, 18:44 - Ultimo agg. 10 Dicembre, 10:16
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Nuova misura cautelare per Claudio Foti, psicoterapeuta della onlus Hansel & Gretel, coinvolto nell'inchiesta sugli affidi della Procura reggiana: i carabinieri del nucleo investigativo reggiano, insieme ai colleghi di Pinerolo (Torino), hanno eseguito un'interdittiva, emessa dal Gip di Reggio Emilia, di divieto per 6 mesi di esercitare l'attività di psicologo-psicoterapeuta su minori. L'accusa è frode processuale: Foti, con domande suggestive e suggerendo le risposte durante le sedute, avrebbe convinto una minore di essere stata abusata dal padre. Così facendo avrebbe radicato in lei il rifiuto di incontrare il genitore, dichiarato decaduto dalla potestà genitoriale dal tribunale per i Minorenni, il 12 ottobre 2017. Foti avrebbe dunque alterato lo stato psicologico e emotivo della minore, per ingannare i giudici. Il caso era già al centro dell'inchiesta; il nuovo provvedimento nasce da una valutazione di video forniti dalla difesa Foti a sua discolpa, ritenuti invece di chiara valenza accusatoria.

Si tratta infatti del medesimo caso per cui a giugno erano scattati gli arresti domiciliari, poi sostituiti a metà luglio dall'obbligo di dimora a Pinerolo dal tribunale del Riesame, che aveva annullato l'ordinanza in relazione alla frode processuale. Foti è accusato anche di abuso di ufficio, reato per cui, invece, la misura venne confermata. Le nuove indagini e l'analisi fatta da un consulente tecnico della Procura di Reggio Emilia, hanno portato a una valutazione del materiale video presentato dalla difesa proprio nell'ambito dell'istanza al Riesame, in modo antitetico a quanto prospettato, ritenendolo piuttosto una prova a sostegno delle ipotesi accusatorie. Foti era lo psicoterapeuta incaricato dall'Asl delle sedute con la minore, proseguite nel centro 'La Curà di Bibbiano, in Val d'Enza, mentre era pendente il giudizio civile al tribunale per i minorenni di Bologna che doveva decidere sull'idoneità genitoriale.

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