Non volevano ucciderlo ma solo rapinarlo. I quattro arrestati per l'omicidio di Angelo Bonomelli, l'imprenditore ottantenne trovato morto, hanno parlato con il gip dal carcere di Bergamo in cui si trovano, dopo l'arresto: secondo la versione dei quattro, Matteo Gherardi (assistito dall'avvocato Gianluca Quadri), il padre Luigi e Jasmine Gervasoni (avvocato Roberta Zucchinali), Omar Poretti (avvocato Luca Bosisio), la volontà era solo di narcotizzarlo sciogliendogli di nascosto dei tranquillanti in una bevanda per intontirlo e rubargli l'orologio d'oro.
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Angelo Bonomelli, una rapina finita male?
Una rapina finita male, dunque, secondo i quattro finiti in manette. Al termine dell'interrogatorio - durato qualche ora - gli avvocati dei Gherardi e della fidanzata di Matteo, Jasmine, hanno fatto sapere che i loro assistiti hanno risposto alle domande del gip e che hanno dichiarato che, durante l'incontro al bar di Entratico (e non prima), avrebbero meditato di stordire Bonomelli per farlo dormire e portargli via l'orologio, senza intento di ucciderlo.
Gli avvocati dei quattro arrestati hanno chiesto che vengano concessi loro gli arresti domiciliari.