Anno 2020: libertà, innocenza, rinascita. È stato l'anno delle parole smarrite

Anno 2020: libertà, innocenza, rinascita. È stato l'anno delle parole smarrite
di Giuseppe Montesano
Martedì 29 Dicembre 2020, 11:11 - Ultimo agg. 30 Dicembre, 09:10
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Le parole del 2020. Una per ogni mese, legata a emozioni, paure, speranze, frustrazioni, ansie, gioie, stati d'animo.


GENNAIO
Innocenza

Quella beata di prima che il 2020 ci portasse la nuova peste, l'innocenza di quando eravamo, come ora, sciocchini e vanesi e maniaci dell'aperitivo, ma almeno ignoravamo la parola pandemia o la credevamo adatta solo a film di serie B e a libri di fantascienza. Ah, la beata innocenza di quando credevamo che il massimo della pandemia fossero certi programmi televisivi! Ah, la beata innocenza di pensare che tutto andasse male ma che non potesse andare peggio...


FEBBRAIO
Incredulità

È stata quella di chi non può credere ancora a ciò che è vero, che sente dire che la Cina è vicina ma alza le spalle pensando che sia tutta politica e che gli spaghetti a vongole nel suo ristorantino da dove si vede il mare non glieli toglierà nessuno. Ma che poi, incerto, comincia a dire: eh, tutta colpa dei cinesi! Ma perché non sono come noi? E poi si accorge che qualcosa sta accadendo, e molto velocemente, e che si stanno inchiodando le bare...


MARZO
Mitologie

E sì, perché con quello che si chiama ancora coronavirus comincia a crollare il mito del nord superefficiente e superorganizzato, e il nord amministratore perfetto, con in testa la regione dei record, diventa kamikaze come i giapponesi che si suicidavano. Con la differenza che il soldato giapponese metteva a rischio solo se stesso e il nemico, e non si schiantava addosso ai suoi compatrioti. Oltre che di Mitologie crollate si potrebbe anche parlare di pandemia della mancanza di cultura? Chissà...

APRILE
Pane

Chiusi in casa per il covid gli italiani si riscoprono impastatori di pane e pizze fatti in casa, consumando scorte di farina e lievito come nemmeno nel dopoguerra.

Poi i risultati sono così e così: ma tutti li sfoggiamo su facebook e instagram e uozzapp, facendo rimpiangere amaramente la chiusura dei locali. Le bilance sono oscurate, le diete saltate: e tutti invocano i festini del medioevo di Boccaccio. Ma nel Decameron i giovinetti e le giovinette si davano alla pazza gioia in giardini fioriti e in dimore fantastiche: qui solo mogli o mariti o amanti coatti e solo la fatica di mamme e nonne.


MAGGIO
Natura

Calpestata da mezzo secolo da quelli che dicono che il riscaldamento della terra è solo effetto della natura e non è causata dall'uomo, la Natura improvvisamente torna una parola da pronunciare con sacralità. E gli stessi che avevano sempre detto che la tecnologia ci salva da tutto cominciano a dire che la Natura va rispettata e che questo e che quello. Nessuno ricorda a costoro le parole del Vangelo: siete sepolcri imbiancati, che, tradotto dalla parola di Gesù, vuol dire: siete malefici ipocriti. Ma la Natura sparisce presto, servono nuove parole con cui riempirsi la bocca e riempire le teste.


GIUGNO
Scuola

Per la verità sarà una parola totemica in tutto il 2020, perché non c'è niente di più comodo per politici e opinionisti che discettare di ciò che ignorano e che hanno ignorato per decenni e che continueranno a ignorare nei secoli dei secoli. La parola Scuola è stata pronunciata, nel 2020, più della parola Sesso o Moda o Trend o Smartphone negli ultimi dieci anni, e anche qui ci vorrebbe una citazione biblica per tappare troppe bocche vanitose e saccenti dicendo loro: non nominate il nome della Scuola invano. Ma è così bello per i politici distrarre il popolo dai problemi che non sanno risolvere parlando della scuola, cioè di qualcosa che diviene un problema soprattutto quando diventa oggetto di ricerca del consenso da parte di quegli stessi politici! E volete mettere le riforme a costo zero che si possono fare nominando invano la parola Scuola? Mah, anche se un mah non basta e ci vorrebbe un'altra impronunciabile parola...


LUGLIO
Libertà

Che bello... Forse si tratta dei diritti delle donne? Dei malati? Dei cittadini? Dei lavoratori? Dei poveri? Nooooo: si tratta di un italianissimo e stavolta internazionalissimo vaffa a tutte le logiche, al quale segue un liberi tutti che nemmeno i condannati all'ergastolo pronuncerebbero con tanto stupido entusiasmo! Ma il liberi tutti non viene detto apertamente, perché i sepolcri imbiancati non usano dire la verità nemmeno per sbaglio: viene insinuato, come un virus mentale o come la propaganda che tanto piaceva a Stalin e a tutti gli altri lavatori del cervello universali. Eh, quanto è bella la libertà di non rispettare niente su spiagge e discoteche affollatissime, ripetendo carpe diem senza conoscere né il latino né Orazio...


AGOSTO
Rotelle

Quelle che fanno ridere. Quelle che fanno piangere. Quelle che mancano nelle teste... E che si può commentare?


SETTEMBRE
Trumpismo

Lo diciamo per ricordarcene prima che la parola scompaia per sempre: tempo un anno. Incredibilmente il Donald si fa mangiare da un politico, il Biden, la cui vera essenza è l'invisibilità rassicurante. Il Trumpismo? Le occupazioni della Casa Bianca, in stile liceo de' noantri con annessi slogan in stile servire il popolo de' noantri, non se le ricorda già nessuno: e l'occupante resta a parlare da solo nell'auletta vuota. Trump, dovevi studiare il berlusconismo che resiste da trent'anni, altro che fare l'americano! Tu dovevi fare l'italiano, guagliò, e seminare, seminare per i tempi futuri. Boh...


OTTOBRE
Politica

Senza dubbio una parola da reinventare. O forse è politica se imperatore e feudatari e valvassori e valvassini giocano tra loro a palla avvelenata finendo con lo scaricare tutto sui servi della gleba digitale? O lo è pesare le decisioni in base ai voti che si possono avere? Nemmeno Machiavelli avrebbe immaginato tanti principini in mascherina che lo superano a destra, a sinistra, a centro, sopra, sotto. E Niccolò, beato lui, non conosceva le capriole ideologiche degli stragrilli straparlanti a sostegno delle principessine con la mascherina dei cinque travagli! Ah, quanto è smart l'uno vale uno che diventa zero più zero vale milioni...


NOVEMBRE
Calcio

Ma potremmo anche dire Maradona, Diego, Pibe: Puer Eternus. A novembre muore il dio del Calcio. Ma ciò che conta non è che sia morto, ciò che conta è che Diego sia esistito. Cosa rara è la bellezza selvaggia, e lui l'ha portata con sé come mai nessuno.


DICEMBRE
Nascita

Molti diranno vaccino o speranza, ma né l'uno né l'altra serviranno se non ci sarà la consapevolezza profonda che bisogna cambiare. Cambiare il sistema stesso delle nostre relazioni umane e lavorative, facendole diventare più giuste. Cambiare il nostro rapporto con la famosa natura, che è poi tutto ciò che esiste e esisterà sempre: noi compresi, che senza di essa siamo niente. E così, anche nel nome di una Nascita che cambiò il mondo abolendo i sacrifici di sangue e la schiavitù dei paria, proviamo a nascere. Anzi: a rinascere.

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