Antonio Panzeri, vacanze di lusso da Miami al Qatar: la figlia Silvia cancella le foto dai social

In piscina, in spiaggia o nel mercato di Doha: Silvia fa sparire tutto dai social. L’ex europarlamentare era “il Panzer” che girava con carta aurea del sindacato

Antonio Panzeri, vacanze di lusso da Miami al Qatar: la figlia Silvia cancella le foto dai social
Antonio Panzeri, vacanze di lusso da Miami al Qatar: la figlia Silvia cancella le foto dai social
di Claudia Guasco
Domenica 11 Dicembre 2022, 22:26 - Ultimo agg. 13 Dicembre, 13:40
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Quando era capo della Camera del Lavoro di Milano lo chiamavano «il Panzer». Perché era un duro, Antonio Panzeri. Non si sottraeva agli scontri, cacciava chi non gli andava bene e dopo Tangentopoli, raccontano, ha fatto cadere molte teste. Corruzione ai tempi e stesso reato oggi, con la differenza che a essere accusato è lui. E adesso c’è chi ricorda una sua certa propensione per le spese, soprattutto quando si trattava di pagare con la carta di credito oro del sindacato che si era fatto assegnare. Usata con disinvoltura anche durante una trasferta a Shanghai all’inizio del 2000, quando peraltro il sindacato nazionale aveva interrotto i rapporti con la Cina.

I contanti

«Diciamo che era un generoso», ricordano gli ex colleghi, «si capiva che amava spendere».

I viaggi erano la sua passione. Per rilassarsi un po’, lo scorso gennaio Antonio Panzeri ha deciso di andare in vacanza. Destinazione Marocco, proprio in Paese (con il Qatar) dal quale avrebbe ricevuto denaro e regalie. Ne parla con la moglie, senza sapere di essere intercettato dalla Procura federale di Bruxelles, spiegandole che per i soldi «avrebbe usato “l’altra soluzione” e che avrebbe potuto addebitare 10 mila euro» a un conto in Belgio. Un sistema, lascia intendere, si trova sempre e a quanto pare l’ex eurodeputato non aveva nemmeno problemi di liquidità, considerato che nella perquisizione a casa sua gli agenti hanno sequestrato 500 mila euro in contanti.

Un compagno di battaglie politiche è sconcertato. «Mi sembra un dottor Jekill e mister Hyde. Apparentemente conduceva una vita normale, certo gli piaceva andare in giro per le sue missioni ma tutti gli anni prenotava a Rimini nella stessa pensione. Si batteva per i temi sociali e le questioni della sinistra gli stavano a cuore. Scoprendo queste cose mi viene un dubbio, che magari ci fosse un calcolo cinico da parte sua». Come quando, ospite una conferenza a Doha nel 2019, si profuse in elogi: «Il Qatar – disse al Gulf Times – è sulla strada giusta per le riforme, può essere considerato un riferimento per i diritti umani». Valori per cui battersi e un debole per le vacanze esotiche sembrano essere un marchio di famiglia. La figlia Silvia Panzeri, avvocato, ai domiciliari come la madre Maria Dolores Colleoni, si presenta così sui social: «Eterna sognatrice. Amo viaggiare, scoprire e fotografare». E via con i selfie. Silvia in piscina a Miami, a zonzo a Montreal, le orme dei suoi piedi su una spiaggia candida. Alterna foto a impegno contro la violenza di genere e battaglie per i diritti delle donne, ma il Qatar anche per lei è una meta irresistibile: il 27 novembre vola a Doha e pubblica uno scatto del pittoresco Souq Waqif.

 

Ong sbianchettata

Tutto rapidamente rimosso dai social, così come la partecipazione della ong Fight Impunity, presieduta da Panzeri, è stata sbianchettata dagli organizzatori della Conferenza internazionale sui processi di pace nel mondo in programma oggi e domani a Venezia, evento sul quale il vicepresidente vicario di FdI al Senato, Raffaele Speranzon, presenterà un’interrogazione parlamentare. Anche la ong è stata perquisita dalla polizia, i collaboratori sono costernati. Gianfranco Dell’Alba, che per l’associazione ha presentato un rapporto nel 2021, è tra questi: «Leggo le notizie e cado dal pero. Nessuna avvisaglia, zero, forse per ingenuità. È che uno si fida».

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