Messina, 90enne rapinata e violentata da due ragazzi: ricoverata, ma non rischia la vita

Messina, 90enne rapinata e violentata da due ragazzi: ricoverata, ma non rischia la vita
Messina, 90enne rapinata e violentata da due ragazzi: ricoverata, ma non rischia la vita
Martedì 17 Settembre 2019, 12:37 - Ultimo agg. 18 Settembre, 21:32
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Uno ha 17 anni e qualche precedente di poco conto, l'altro ha solo 14 anni. Insieme hanno organizzato una rapina in casa di una signora di 90 anni, nonna di un loro amico, che prima di andare via hanno anche violentato. C'è tanto orrore in questa storia di accanita e assurda violenza in un isolato del centro di Messina. I due ragazzi sono stati subito individuati, fermati e condotti nel centro di prima accoglienza del Tribunale dei minori. Sono accusati di tentato omicidio, rapina e violenza sessuale. La donna è invece ricoverata al Policlinico con fratture multiple, contusioni e ferite. La prognosi è riservata ma per i medici non ci sarebbe pericolo di vita. 

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Era ancora cosciente quando la polizia, avvertita dalla figlia che segnalava una «probabile aggressione» alla madre, è arrivata in casa dell'anziana. «Abbiamo visto - dice il capo della squadra volanti della Questura, Giovanni Puglianisi - una scena sconvolgente. La signora era immobile a terra dolorante e sotto choc. Aveva numerose contusioni e fratture». E, malgrado fosse malridotta, è stata in grado di indicare gli autori della selvaggia aggressione con annessa rapina in due tempi.

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Tutto è cominciato sabato pomeriggio quando i due ragazzi hanno bussato alla porta della vittima che, riconoscendo l'amico del nipote, non ha avuto problemi ad accoglierli in casa. La prima parte dell'irruzione si è conclusa con il furto delle chiavi dell'abitazione. E con questo «bottino» i due giovani sono andati via per tornare subito dopo sui loro passi. C'era stato forse un rapido cambio di programmi. Stavolta non hanno avuto bisogno di bussare. Hanno aperto la porta con le chiavi rubate e hanno strattonato la donna per sapere dove teneva i soldi e i pochi oggetti preziosi. Per quanto fragile, la vittima ha cercato di resistere e di reagire ma è stata minacciata, picchiata e rapinata. Quindi abusata.

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«È stato un gesto gratuito, inspiegabile e gravissimo», aggiunge il capo delle volanti della Questura. Prima di dileguarsi i due ragazzi hanno rovistato freneticamente nei cassetti riuscendo a rastrellare qualche oggetto di valore, un paio di occhiali e una bicicletta, poi recuperati dalla polizia. E come se nulla fosse se ne sono andati tranquillamente in giro per la città. Le indicazioni della stessa vittima, che ha avuto la lucidità di ricostruire anche la scena, si sono rivelate utili per rintracciare i due aggressori. I poliziotti non hanno dovuto fare molta strada. Dopo una ventina di minuti erano già sulle loro piste. Li hanno incrociati in viale Umberto, dove camminavano confusi tra i passanti. È bastato poco per riconoscerli. Uno aveva ancora i vestiti intrisi di sangue. In tasca aveva il coltello a serramanico che per fortuna aveva brandito ma non usato nei confronti dell'anziana vittima di una ferocia cieca.

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