Oggi Anna Claudia Cartoni avrebbe compiuto 60 anni. Invece il suo cadavere si trova adagiato - non si sa in quale punto preciso - sul fondale al largo dell’Argentario, in quel tratto di mare dove sabato 23 luglio stava facendo una gita in barca a vela con suo marito e altri quattro amici di Roma. Una gita organizzata anche per festeggiare con anticipo il suo compleanno, che Anna Claudia avrebbe trascorso sicuramente con la figlia Irene, a fianco alla quale ha trascorso gli ultimi 24 anni nel tentativo di farle vivere una vita normale nel «mondo degli altri».
Tutto è accaduto in una manciata di secondi, intorno alle 17:25, a circa 5 miglia dalla costa, nel tratto di mare che separa il promontorio dall’isola del Giglio.
Non accennava a rallentare, né a cambiare rotta. Dalle risate spensierati, si è passati a esclamazioni di stupore: «Quello che fa?». Altri pochi secondi e dallo stupore si è passati al terrore: «Ci viene addosso! Aiuto!». Poi le urla e infine l’impatto. La prua del motoscafo è andata a speronare la parte destra della poppa della barca a vela. Nell’impatto alcuni dei romani sono caduti in mare. Andrea Coen, il 58enne romano che gestiva un negozio di arazzi in via Margutta, è finito nel vortice d’acqua creato dal rinculo del motoscafo e il suo corpo è rimasto tranciato dalle eliche. Anna Claudia è caduta in mare e forse, per le ferite riportate, è morta affogata. Il marito Fernando Manzo si è ferito a una gamba e un braccio: è stato dimesso dall’ospedale di Orbetello, dopo un intervento. Essendo lui lo skipper della barca «Vahinè», ora è indagato dalla Procura di Grosseto per omicidio colposo aggravato, lesioni colpose e danneggiamento insieme al danese di 58 anni Per Horup, comandante del motoscafo “Bibi Blue”, sul quale viaggiavano anche la compagna, il figlio e la sua fidanzata: tutti rimasti illesi.