Incubo contagi in provincia di Treviso dove un gruppo di pellegrini ha contratto il virus durante il pellegrinaggio ad Assisi. Un cluster a Pieve di Soligo (Treviso) composto attualmente da 92 persone, di cui 24 positivi, 3 casi sospetti e 65 contatti stretti, è stato individuato dal Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 2, in relazione al monitoraggio Covid-19. Il cluster è correlato ad un viaggio ad Assisi effettuato la scorsa settimana: buona parte delle persone hanno viaggiato a bordo di due pullman, sedici quelle che hanno raggiunto l'Umbria con auto propria. Il caso indice, da cui avrebbe avuto origine il cluster, è ricoverato in Terapia Intensiva.
È un uomo che aveva già completato il ciclo primario del vaccino, e non un no vax, come riferito in un primo tempo dall'Uls 2 di Treviso, la persona ricoverata in terapia intensiva dopo il cluster di Covid scoppiato durante un pellegrinaggio ad Assisi. «Nella congestione dei primi momenti - spiega il direttore Francesco Benazzi - mi era stata descritta come persona 'non vaccinatà, in realtà i sanitari si riferivano alla terza dose, non ancora fatta.
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Tra i partecipanti vi sarebbe anche il parroco organizzatore del viaggio, alla guida di una comunità di una frazione di Conegliano (Treviso). Le persone iscritte, tutte adulte, secondo la Ulss 2 «vaccinate e non», sono in quarantena. In isolamento sono anche i 64 contatti stretti, ossia congiunti dei 24 positivi e dei tre casi sospetti, mentre si attende l'esito dei test sui gitanti rimanenti.