Spara all'amico per una donna, le urla del ferito: «Aiutatemi, sto perdendo sangue»

Giusdppe Mattucci con l'amico ferito a una battuta di caccia. Spara all'amico per una donna, le urla del ferito: «Aiutatemi, perdo sangue»
Giusdppe Mattucci con l'amico ferito a una battuta di caccia. Spara all'amico per una donna, le urla del ferito: «Aiutatemi, perdo sangue»
di Tito Di Persio
Domenica 13 Settembre 2020, 12:03 - Ultimo agg. 13:12
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«Aiuto, aiuto mi hanno sparato». È quello che ha urlato davanti il bar Happy Hour, A.A., il 24 di Fontanelle di Atri, in provincia di Teramo, ferito a una caviglia a colpi di fucile dal suo migliore amico. Il giovane sarebbe arrivato a tutta velocità con la sua auto davanti a locale, per poi aprire lo sportello e buttarsi a terra con tutto il sangue che gli usciva dalla gamba. A raccontare la storia un ragazzo che al momento dei fatti si trovava nel locale insieme ad un gruppo di amici.
 

 

Stando sempre al suo racconto, uno dei presenti avrebbe allertato i soccorsi e sul posto è arrivata un’ambulanza e una pattuglia dei carabinieri. Prima di essere trasportato ai militari avrebbe fatto il nome del suo aggressore: «Giuseppe Mattucci, il suo migliore amico». Poi il ferito è stato accompagnato all’ospedale San Liberatore di Atri con una prognosi di 20 giorni in attesa di un intervento chirurgico per rimuovere tutti i pallini. «I due hanno discusso prima davanti al bar poco prima delle 22 – continua il racconto – si sono alzati i toni. Sono volate anche parole grosse. Comunque non c’è stato uno scontro fisico e nulla che lasciasse presagire quanto è successo. Infatti dopo una decina di minuti dell’alter ego, Giuseppe è andato via dicendo che era stanco ed aveva bisogno di riposare». Invece Giuseppe è tornato a casa, ma molto probabilmente covando un’incredibile rancore a tal punto da fagli imbracciare un fucile semi automatico calibro 19, regolarmente detenuto perché cacciatore, prendere l’auto ed aspettarlo sotto la sua abitazione che rincasava per poi sparargli.
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A.A., verso mezzanotte ha dato la buona notte agli amici e si avviato a casa. Poco prima dell’arrivo, fortunatamente, ha notato l’auto dell’amico sotto la sua abitazione. A quel punto ha ingranato la marcia ed ha cercato di scappare. A nulla è valso. Giuseppe l’ha rincorso per le strade di paese e mentre era alla guida ha messo il fucile fuori dal finestrino e ha esploso il primo colpo, andato a vuoto, poi un secondo ha centrato l’auto e il terzo colpo mentre lo sorpassava colpendolo ad un piede e caviglia. A quel punto deve aver avuto un attimo di lucidità che l’ha fatto desistere. Infatti è tornato a casa, ha lasciato il fucile e si è andato a costituire al commissariato di Atri. Cosa ha fatto scattare la molla a Giuseppe? Perché i due hanno litigato? Eppure se si guardano i lori profili social sono pieni di foto che li ritraggono insieme.
In uno scatto di qualche mese fa si legge: «Compagni di mille avventure» e ci sono i due ex amici vestiti da cacciatori con un cinghiale appena abbattuto. In paese il movente corre di bocca in bocca e sarebbe legato a una donna contesa. 

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