Viterbo, «Al lavoro col tacco 12», troppi infortuni tra i medici. E il sindacato chiede il rimborso

Viterbo, «Al lavoro col tacco 12», troppi infortuni tra i medici. E il sindacato chiede il rimborso
di Federica Lupino
Venerdì 8 Aprile 2016, 13:53 - Ultimo agg. 10 Aprile, 11:55
2 Minuti di Lettura
Medici sui tacchi a spillo. Non il titolo di una nuova serie tv, bensì la fotografia di quanto accade negli ospedali e negli ambulatori viterbesi. Dove, sempre più spesso, capita di vedere camici bianchi in bilico sul tacco 12, oppure per chi sceglie la comodità vanno bene anche gli stivali o gli anfibi. E l’andazzo riguarda anche infermieri e altri operatori sanitari. La denuncia è della Fials che con il responsabile per la sicurezza Samir El Habib punta il dito contro la Asl: «Da alcuni anni, nonostante varie sollecitazioni - dice - l’azienda non si è più fatta carico di fornire ai dipendenti i presidi di sicurezza, come appunto le calzature». Così ognuno fa un po’ come gli pare e, pur di seguire la moda, in corsia se ne vedono di tutti i colori. 

«Non tutto il personale indossa i camici, altri ne hanno di personalizzati che non sempre adeguati alle specifiche funzioni dell’operatore», continua il sindacalista. Per non parlare delle scarpe: «A loro gusto e piacimento e per certe parti a proprie spese, gli operatori - sostiene - indossano indumenti non proprio conformi ai parametri di igienicità, sicurezza e decoro, necessari per chi è tenuto, sulla base della normativa vigente e del contratto di lavoro, ad indossare una divisa a completo carico dell’ente di appartenenza». Il tutto tra lo stupore, e anche l’ironia degli utenti.

E non finisce qui: ora la Fials pretende il rimborso. «Chiediamo alla Asl di risolvere il problema segnalato che tra l’altro potrebbe aver contribuito all’incremento degli infortuni sul lavoro, ma - conclude El Habib - sarà opportuno quantificare economicamente quanto i dipendenti hanno speso di tasca propria per l’acquisto delle calzature al fine di ottenere il rimborso conseguente».
© RIPRODUZIONE RISERVATA