Autovelox trappola, multe record
affari d'oro per i gestori privati

Autovelox trappola, multe record affari d'oro per i gestori privati
di ​Francesco Lo Dico
Lunedì 19 Giugno 2017, 08:27 - Ultimo agg. 16:41
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Alla fine ci è scappato il morto. Ha preso la sua auto, si è fermato tra Agropoli Nord e Agropoli Sud e lo ha accoppato con tre colpi di fucile. «Ha avuto quello che si meritava», hanno pensato tutti. In tre mesi di onorato servizio quell'autovelox della Cilentana aveva fatto una strage: 40mila multe in 90 giorni per un bottino di due milioni di euro. Abbastanza per scatenare la vendetta dell'anonimo giustiziere, nel quale si intravede l'effigie di un popolo, quello degli automobilisti, che ha varcato da tempo ogni limite di sopportazione. 

A dispetto della crisi, multe spa continua a macinare introiti da capogiro: nel 2016 più di 14 milioni di contravvenzioni, per entrate complessive pari a 1,7 miliardi di euro, che l'Anci ridimensiona a 1,4. A fare da padrona è la sosta vietata: 9,5 milioni di verbali riconducibili al divieto di fermata e a quello di ingresso nelle Ztl sanzionate dall'articolo 7 del codice della strada, e altri 2,7 milioni di multe per gli articoli 157 e 158, che punisce i parcheggi su passaggi merci o vicino agli incroci. Ma a contribuire in modo significativo al balzo in avanti dell'8,3 per cento del fatturato rispetto all'anno precedente, pari a un +45,6 per cento alla voce incassi, sono anche gli oltre 2 milioni di multe staccate per eccesso di velocità. Capofila incontrastato della caccia all'automobilista indisciplinato è il Lazio, che con entrate pari a 563 milioni di euro (+54,6 per cento) è la regione più tartassata d'Italia. A Roma e dintorni si condensa un terzo totale delle multe italiane. Piazze d'onore per la Campania, dove i cittadini hanno versato alle casse dei comuni 181 milioni di euro in contravvenzioni (+36 per cento), e per il Piemonte, dove il salasso si è attestato a quota 179 milioni, con un boom del 46 per cento. 

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