Covid, arrestati per spaccio di cocaina ma in carcere non si trova posto

Arrestati per spaccio di cocaina ma in carcere non si trova posto
Arrestati per spaccio di cocaina ma in carcere non si trova posto
di Manlio Biancone
Domenica 24 Gennaio 2021, 10:03 - Ultimo agg. 10:44
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Non si trova posto nel carcere, anche a causa del Covid-19, per i due marocchini arrestati, l’altra sera, in pieno centro durante un’operazione antidroga della Squadra anticrimine del Commissariato di Avezzano. Sono piantonati, dall’altra sera, negli uffici della polizia in attesa che arrivi una disponibilità a ospitarli in una casa di reclusione così come ordinato dal pm  Lara Seccacini. I due stranieri, in stato di arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sono Ahmed Koutami, 42enne, e Houssam Ech Chael 33enne, difesi dall’avvocato Roberto Verdecchia, mentre un terzo, S.E., 29enne, assistito dall’avvocato Antonio Pascale, è stato denunciato, e sono tutti irregolari sul territorio nazionale e con precedenti penali.

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Uno dei pusher, Ahmed,è stato bloccato nei pressi di via Monte Grappa che stava vendendo cocaina a un giovane avezzanese e alla vista della polizia ha tentato la fuga, spintonando uno degli agenti. Subito immobilizzato, anche grazie all’intervento di una pattuglia della polizia locale, è stato perquisito e addosso non gli è stata trovata sostanza stupefacente. La successiva perquisizione domiciliare sempre in via Monte Grappa, ha portato al ritrovamento di circa 400 euro, provento dell’attività illecita, materiale vario per il confezionamento delle dosi e circa 30 grammi di cocaina, suddivisa in 43 involucri. Il 33enne marocchino è stato trovato in possesso di un documento d’identità slovena falso e lo straniero che aveva tentato la fuga, è risultato essere anche destinatario di più ordini di carcerazione, uno dei quali emesso dalla procura di Avezzano per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e spaccio, e uno dalla procura di Como per un cumulo di pene per 4 anni di reclusione. Ai due si è arirvati al termine di servizi di appostamento e pedinamento che hanno consentito di intercettare gli arrestati nella flagranza di reato.
 

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