Avvocati giuslavoristi, eletti i 12 membri dell’esecutivo nazionale: c'è il napoletano Limatola

Avvocati giuslavoristi, eletti i 12 membri dell’esecutivo nazionale: c'è il napoletano Limatola
di Valerio Esca
Venerdì 26 Febbraio 2021, 21:56
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NAPOLI - Si sono tenute oggi le elezioni dell’Agi, l’associazione degli avvocati giuslavoristi italiani, e tra i 12 eletti del consiglio esecutivo nazionale, c’è l’avvocato giuslavorista Alessandro Limatola. L’unico partenopeo ad essere eletto. Ha incassato 191 preferenze. Un risultato personale fortissimo, visto e considerato che di campani hanno votato circa 40 avvocati. Limatola è fresco di conferma nel Cda di Mostra d’Oltremare, in quota Regione Campania.

«Adesso ci aspettano importanti sfide per il mondo della professione – spiega Limatola -. Mai come in questo periodo di emergenza Covid, abbiamo vissuto una profonda trasformazione della professione e saranno fondamentali le nuove tecnologie. Tra le sfide importantissime sicuramente quella delle specializzazioni, sulle quali registriamo ritardi delle istituzioni macroscopici. Puntare sicuramente sulla modernità della figura del giuslavorista, non solo più avvocato, ma anche figura per le attività di formazione, conciliazione, e consulenze specializzati, delle quali si devono occupare gli avvocati giuslavoristi.

Su questo bisogna farsi trovare preparati. Non si può più consentire che la grande committenza o la committenza pubblica, affidi ad avvocati senza competenze ciò che andrebbe affidato ad avvocati specialisti in diritto del lavoro, come i giuslavoristi. Adesso arriverà la specializzazione grazie ad un decreto ministeriale e su questo saremo attentissimi. Le istituzioni pubbliche e le aziende – rimarca l’avvocato Limatola - devono affidare ad avvocati autenticamente giuslavoristi gli incarichi. Oltre al tema delle specializzazioni, c’è quello delle nuove competenze, della formazione professionale, della consulenza autentica in diritto del lavoro, così come la firma per i verbali di conciliazione. Basti pensare che un sindacalista, che non deve aver alcuna competenza specifica possa firmare i verbali di conciliazione e renderli inoppugnabili e un avvocato giuslavorista no».

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