Babysitter «introvabili» a Roma: l'allarme delle famiglie. La paga media è 10 euro l'ora

Anche le agenzie specializzate in affanno: «È finito lo smart working, c’è il picco dell’influenza e i nidi pubblici sono carenti»

Babysitter introvabili a Roma: i genitori cercano figure sempre più qualificate, la paga media è 10 euro
Babysitter introvabili a Roma: i genitori cercano figure sempre più qualificate, la paga media è 10 euro
di Giampiero Valenza
Martedì 10 Gennaio 2023, 01:04 - Ultimo agg. 14:49
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Vuoi un po’ il ritorno alle normali attività post-Covid, vuoi la ripresa dalle festività natalizie, si può dire che non ci sia palazzo a Roma che non abbia una famiglia con un problema da affrontare: quello della babysitter. Il passaparola non basta più: la vicina di casa ormai è così impegnata che è praticamente impossibile trovare una tata a ore in grado di guardare i figli. È aumentata del 50% la richiesta: sia da un mese all’altro (gennaio 2023 su dicembre 2022), sia in un raffronto tra il primo mese del 2023 con lo stesso del 2022. Una soluzione oggi è quella di cercare online: ci sono piattaforme che associano domanda e offerta e che fanno in modo che le famiglie possano trovare la persona che fa al caso loro. Sitly, una delle più grandi realtà del settore, ha fotografato a Roma un aumento nel primo mese del gennaio 2023 del 50% delle iscrizioni dei genitori rispetto allo stesso periodo del 2022.

«È il segno di un aumento di richieste arrivate - spiega Laura Sciolla, responsabile della comunicazione per l’Italia del portale internazionale - Roma è la seconda città italiana dopo Milano ad avere questo notevole aumento.

A cosa è dovuto? Ci sono diversi fattori che spingono a cercare una babysitter: si torna alle attività ordinarie, spesso i nidi pubblici sono carenti e non ci sono più i nonni che si prendevano cura dei bimbi. Oppure manca totalmente quel senso di “villaggio” che invece c’era un tempo».

Anche Babysits è una delle piattaforme internazionali più grandi. E anche qui c’è stato un trend in crescita: «La nostra previsione del gennaio del 2023 è di un aumento del 44% della domanda rispetto a dicembre - spiega Francesca Feltrin, community manager per l’Italia della piattaforma Babysits - Un trend in aumento che abbiamo riscontrato dagli ultimi due anni». Ovvio che, anche in questo caso, mamme e papà possono selezionarle sulla base delle caratteristiche che loro ritengono più congeniali per i loro bambini. «Tante sono le richieste ma diventa davvero difficile trovare una persona disponibile», commenta Elisa, 45 anni, mamma di Gabriele, che dà la caccia a una tata dalle parti di piazza Bologna.

I genitori romani sono diventati particolarmente selettivi: controllano e ricontrollano tutte le caratteristiche delle persone che si presentano come babysitter. E questo fa rallentare molto la selezione. A Roma, la paga media (di 10 euro, come Milano), è superiore di due euro rispetto alla media nazionale. Ma il prezzo dipende anche dall’urgenza della chiamata e dal momento dell’anno in cui si chiede l’aiuto. 

LA DIFFICOLTÀ
L’agenzia per il lavoro Orienta ha creato una divisione specifica per le tate di tutta Italia: è le Cicogne. Anche loro a Roma registrano un boom di richieste. «Abbiamo difficoltà a reperire babysitter – dice Francesca Soli, la responsabile del progetto - Cerchiamo tate, con referenze e attestati. A Roma abbiamo un’altissima domanda da parte dei genitori, il problema però è che le famiglie nell’ultimo anno e mezzo stanno cercando sempre più figure qualificate ma anche “ ibride”, tra la baby sitter e la colf, che possa governare la casa, prendersi cura dei bimbi anche quando sono ammalati. Il mercato sta cambiando». 
 

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