Il dirigente sindacale riferisce di «un universo molto opaco, dove gli inquadramenti contrattuali sono piuttosto improbabili come pure certi "premi di risultato" legati all'intrattenimento dei clienti, che apparivano quanto meno ambigui.
In questa storia abbiamo incrociato una ballerina con una grande determinazione e altre ragazze che lavoravano lì da molti anni e intendevano far valere i loro diritti, ma anche percorsi di disperazione di ragazze arrivate più recentemente - conclude - con problemi anche di permesso di soggiorno e di alloggio».