Morti due bambini di 4 e 28 mesi trattati con il farmaco anti-atrofia muscolare spinale (il più caro al mondo)

Zolgensma è la prima terapia genica contro la Sma, approvata dall'Aifa nel 2021 ed a carico del Ssn per tutti i bambini affetti dalla patologia e sotto i 13,5 kg di peso

Morti due bambini di 4 e 28 mesi trattati con il farmaco anti-atrofia muscolare spinale. Aifa: «Insufficienza epatica»
Morti due bambini di 4 e 28 mesi trattati con il farmaco anti-atrofia muscolare spinale. Aifa: «Insufficienza epatica»
Giovedì 16 Febbraio 2023, 16:36 - Ultimo agg. 17 Febbraio, 07:26
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Due casi fatali di insufficienza epatica acuta si sono verificati in due bambini, di 4 e 28 mesi, affetti da atrofia muscolare spinale (SMA) e trattati con il farmaco Zolgensma (onasemnogene abeparvovec). Li segnala l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sul proprio sito, pubblicando la nota informativa dell'azienda produttrice Novartis. Zolgensma è la prima terapia genica contro la Sma, approvata dall'Aifa nel 2021 ed a carico del Ssn per tutti i bambini affetti dalla patologia e sotto i 13,5 kg di peso. Ad oggi, rileva l'agenzia, sono circa 3000 i pazienti curati con questo farmaco, che quando è stato approvato nel 2021 ha fatto il giro del mondo perché ritenuto «il più caro della storia». Negli Usa infatti ha avuto il via libera per 2,1 milioni di dollari.

I danni segnalati

L'epatotossicità, ovvero la tossicità per il fegato, segnalata con onasemnogene abeparvovec, spiega l'Aifa, si manifesta spesso come funzionalità epatica anomala o come aumento delle aminotransferasi.

Tuttavia, sono stati segnalati danno epatico acuto grave o insufficienza epatica acuta, anche con esito fatale. Il meccanismo sottostante, sottolinea l'agenzia, è «probabilmente correlato a una risposta immunitaria innata e/o adattativa al vettore».

Le raccomandazioni

L'Aifa raccomanda pertanto un regime profilattico con corticosteroidi e il monitoraggio della funzionalità epatica per almeno 3 mesi dopo l'infusione del farmaco. Ciò include il monitoraggio settimanale per il primo mese e durante l'intero periodo di riduzione graduale dei corticosteroidi, seguito da un monitoraggio bisettimanale per un altro mese e, se clinicamente indicato, anche in altri momenti. Inoltre, i pazienti che presentano segni o sintomi indicativi di disfunzione epatica devono essere prontamente valutati per danno epatico. Nel caso in cui i pazienti non rispondano adeguatamente ai corticosteroidi, consultare un gastroenterologo o un epatologo pediatrici.

Queste le caratteristiche cliniche comuni di questi due casi, come si legge sul sito Aifa: la manifestazione iniziale del danno epatico è stata l'aumento asintomatico delle aminotransferasi epatiche entro le prime 1-2 settimane dopo l'infusione; la manifestazione clinica dell'epatotossicità includeva vomito, debolezza e un secondo aumento delle aminotransferasi epatiche. A seguire si è presentato un rapido deterioramento della funzionalità epatica e la progressione verso l'encefalopatia epatica e l'insufficienza multiorgano. Il decesso si è verificato 6-7 settimane dopo l'infusione di onasemnogene abeparvovec, durante il periodo di riduzione graduale della dose di corticosteroidi. Zolgensma, si sottolinea, «è sottoposto a monitoraggio addizionale. Ciò permetterà la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta».

L'azienda Novartis: resta positivo rapporto rischi-benefici

Novartis Gene Therapies, azienda produttrice del farmaco Zolgensma contro la Sma, «crede fermamente nel profilo rischi/benefici complessivamente favorevole di onasemnogene abeparvovec, che finora è stato utilizzato per trattare oltre 3000 pazienti in tutto il mondo nel corso di studi clinici e programmi di accesso gestito, oltre che in ambito commerciale». Lo afferma l'azienda farmaceutica in una nota, a seguito del decesso di due bambini affetti da Sma, e trattati con il farmaco, per insufficienza epatica acuta. I decessi sono avvenuti nel 2022 in Russia e Kazakistan. Il farmaco è autorizzato con procedura centralizzata dall'Ema.

Novartis Gene Therapies, si legge nella nota, «è impegnata nel garantire la sicurezza del paziente e il monitoraggio continuo degli eventi avversi correlati all'uso di onasemnogene abeparvovec (Zolgensma), una terapia genica per l'atrofia muscolare spinale (SMA) con somministrazione una tantum. L'insufficienza epatica acuta è un effetto indesiderato noto, ed è evidenziato per onasemnogene abeparvovec, nel riassunto delle caratteristiche del prodotto approvato dalle autorità sanitarie. In seguito a due decessi di pazienti avvenuti nel 2022 - e in allineamento con le Autorità Sanitarie - aggiorneremo le indicazioni per specificare che è stata segnalata insufficienza epatica acuta fatale. Sebbene questa sia un'informazione di sicurezza clinicamente importante, non rappresenta un nuovo segnale di sicurezza». «Abbiamo notificato le Autorità Sanitarie in alcuni mercati in cui viene utilizzato onasemnogene abeparvovec, e stiamo inviando comunicazioni agli operatori sanitari interessati, come ulteriore passo nei mercati in cui questa azione è supportata dalle Autorità Sanitarie stesse. Dopo quelli segnalati nel 2022 - conclude 'azienda - non sono stati segnalati altri casi fatali di insufficienza epatica acuta».

 

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