Roma, bimbo di 19 mesi intossicato dall'hashish, i genitori: «Non toglieteci nostro figlio, la droga l'ha trovata a terra»

Roma, bimbo di 19 mesi intossicato dall'hashish, i genitori: «Non toglieteci nostro figlio, la droga l'ha trovata a terra»
di Raffaella Troili
Martedì 3 Dicembre 2019, 08:31 - Ultimo agg. 16:37
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«Siamo una famiglia per bene, non quella del Mulino Bianco ma nemmeno dei mostri: non toglieteci il nostro bambino». Mentre migliorano le condizioni del piccolo di 19 mesi arrivato in gravi condizioni sabato al San Camillo e poi trasferito al Gemelli per una intossicazione da hashish, Federico e Stefania, i genitori del bimbo ora temono che scattino le azioni disposte a tutela del minore, che il Tribunale dei minori avvii un'indagine essendo un caso segnalato alla polizia, con referto che parla di ipotesi delittuosa. Per fortuna, il bambino non è più in prognosi riservata, è uscito dalla Terapia intensiva pediatrica ed è stato trasferito nel reparto di Pediatria. Mentre la mamma è lì con lui e il padre al lavoro come fornaio, alla Garbatella nel lotto di via Ignazio Persico tre portoni raccontano di storie di degrado, dignità, occupazioni.

Roma, bimbo di 19 mesi grave per intossicazione da hashish: denunciati i genitori

Da una parte vivono gli zii materni - arrestati per spaccio: nella casa a piano terra dove vivono con la madre gli agenti hanno trovato due etti di cocaina - dall'altro lato nel seminterrato c'è il nido dove la coppia vive con tre figli, uno di pochi mesi. Passeggini, giocattoli, stendini, sono fuori alla porta Al centro del lotto c'è uno zio, è agli arresti domiciliari, ma ci tiene a prendere le distanze da quel che si dice: «Montato un polverone, non siamo briganti, quei due hanno perso il padre a settembre, si sono un po' lasciati andare - spiega al citofono -. Non doveva succedere ma è stato un attimo di distrazione». Sì, ma dove ha trovato l'hashish il piccolo di 19 mesi? La polizia ha trovato la droga a casa degli zii, dove la coppia ha la residenza, mentre da almeno 5 anni occupa uno scantinato in uno stabile davanti «qui stiamo alla Garbatella, nati e cresciuti», cerca di dare una logica al dramma un parente «e se ci tolgono i bambini scoppia il finimondo». Le ipotesi sono che il piccolo abbia raccolto per sbaglio un pezzetto di hashish anche se la madre ripete: «Non a casa ma al parco di via Persico o nel cortile del lotto dove ci siamo fermati come sempre. Sono abusiva ma non vivo con i miei fratelli, non c'entrano niente con me e la mia famiglia. Ho scelto di fare la mamma, mi dedico solo a loro».

NON SI SVEGLIAVA PIÙ
La donna si è allarmata perché il figlio non si svegliava. «Ha dormito un giorno e mezzo la mamma si è preoccupata. Avrà ingerito una piccola quantità, una cannetta che stava a terra, questi ragazzini mangiano tutto, l'avrà scambiata per una mou una caramella. E gli deve aver fatto l'effetto sonnifero», ancora un parente. «Io ho staccato alle dieci e sono corso a portarlo al San Camillo perché mia moglie mi mandava le foto del bambino sempre più allarmata - riprende il padre -. Hanno perquisito casa, sono arrivati anche con i cani, mi sono messo a sedere tranquillo, non avevo nulla da nascondere, infatti non hanno trovato niente. Stiamo costruendo una famiglia e io sono andato in buona fede in ospedale chi se lo aspettava avesse ingerito hashish. Non siamo dei mostri, siamo umani, una famiglia sana, non da Mulino bianco ma nemmeno gli ultimi». Foto dei figli, baci, abbracci. Niente di più, una famiglia come tante a scorgere le foto della coppia sui social. Lei 25 anni, lui 39 anni, sono stati denunciati per lesioni, mentre in manette, per detenzione e spaccio di droga, sono finiti i fratelli della madre tra cui un minore. Nella loro abitazione, infatti, sono stati trovati 200 grammi di cocaina, più vari strumenti utili al confezionamento delle dose. Per lo zio maggiorenne di 26 anni, il Gip di Roma ha convalidato ieri l'arresto, mentre lo zio 17enne è stato trasferito in un centro di prima accoglienza.
 

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