All'uscita Mecozzi non ha risposto alle domande dei giornalisti. Lo ha fatto invece il suo avvocato, sostenendo che, a quanto gli risulta, il professionista non avrebbe mai impedito un ricovero ospedaliero del bambino, come sostengono invece i genitori, coindagati con l'omeopata.
L'avvocato Carrella ha anche smentito che Mecozzi appartenga a qualche setta religiosa. Anche se in passato il medico aveva fatto parte del movimento millenarista il Roveto Ardente. «Il silenzio del mio assistito - ha concluso il legale - è una forma di rispetto verso la famiglia» del bambino. Francesco è morto il 27 maggio per un'encefalite, dopo un intervento chirurgico disperato eseguito dai medici dell'Ospedale pediatrico 'Salesì di Ancona. Lì era giunto già in coma nella notte fra il 23 e il 24 maggio, dopo un primo ricovero d'urgenza nell'ospedale di Urbino.