Bimbo di 21 mesi ucciso di botte, gli sms choc al padre: «Togli la residenza o tuo figlio muore»

Bimbo di 21 mesi ucciso di botte, gli sms choc al padre: «Togli la residenza o tuo figlio muore»
Venerdì 21 Agosto 2020, 09:10 - Ultimo agg. 22 Agosto, 09:02
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Evan è morto a 21 mesi per le botte inferte dalla madre e dal compagno, solo il culmine di una serie di violenze perpetrate sul piccolo e che il padre del bambino, Stefano Lo Piccolo, aveva denunciato nei mesi precedenti. 
L'artigiano genovese di 26 anni aveva ricevuto da Salvatore Blanco, attuale compagno della madre di Evan, dei messaggi di minacce molto espliciti: «Se non togli la residenza da questa casa o mi denunci alle forze dell’ordine tuo figlio muore». A raccontarlo al commissariato di Modica, come scrive Il Secolo XIX, è stato lo stesso padre del bimbo, interrogato come persona informata sui fatti.

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«Quell’uomo minacciava me o mio figlio in continuazione. Ho vissuto mesi da incubo. Ero terrorizzato da lui», ha aggiunto Lo Piccolo parlando del compagno di Letizia Spatola. Le minacce avvenivano tramite sms inviati dal telefono della donna e che ora sono nelle mani degli inquirenti. Ad aprile, una minaccia che oggi suona tristemente profetica, in risposta alla richiesta del padre di poter vedere il figlio: «Se non togli la residenza, muore»

Oggi lutto cittadino oggi a Rosolini, nel Siracusano, dove il piccolo Evan ha vissuto per 21 mesi prima di spegnersi all'ospedale di Modica. Le esequie saranno celebrate nel pomeriggio, alle 16, nella chiesa del Crocifisso, dove un'intera comunità si stringerà al padre del bambino per un ultimo commosso saluto. 

Per l'omicidio di Evan, morto a causa di un trauma cranico in base alle prime indicazioni fornite dall'autopsia, sono in stato di fermo la madre e il compagno della donna. L'uomo è accusato di avere picchiato il bimbo e di averne causato la morte, la donna di avere taciuto le violenze subite da lei e dal piccolo. Stamani davanti al gip di Ragusa si terrà l'interrogatorio di garanzia: le accuse dalle quali i due dovranno difendersi sono omicidio volontario in concorso, lesioni e maltrattamenti in famiglia. Nel pomeriggio, intanto, è previsto un sopralluogo degli investigatori nell'alloggio popolare di Rosolini dove il piccolo Evan viveva insieme alla madre e al compagno di quest'ultima. 
 

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