Roma, donna picchiata e rapinata in strada per pochi euro: paura a Tiburtina
Salvini annuncia: «A Roma ci sono in programma 23 sgomberi». Mentre il Pd si chiede come mai blindati e ruspe verbali «non siano stati inviati nella sede occupata di Casapound». «In questi anni abbiamo accolto quasi 80mila migranti in transito a Roma. Noi continueremo a fare il nostro dovere. Stasera forniremo cena e assistenza ai ragazzi rimasti per strada», spiegano dal Baobab sottolineando: «Le questioni sociali, a Roma, si risolvono così: polizia e ruspa. Il Campidoglio a 5 stelle non è diverso né dai precedenti, né dalla Lega. Una vergogna infinita per questa città».
Di diverso avviso il ministro dell'Interno Matteo Salvini. “Vogliamo riportare la legalità a Roma quartiere per quartiere. Faremo altri sgomberi, usando criteri oggettivi: quattro per edifici pericolanti e 23 perché hanno iniziative giudiziarie in corso. Non ci fermeremo: intendiamo passare dalle parole ai fatti». Erano circa 200 i migranti stamattina nel presidio all'arrivo delle forze dell'ordine. In 140 sono stati portati stamattina all'Ufficio Immigrazione di via Patini.
+++STANNO PARTENDO DUE BUS CON 60 PERSONE VERSO L'UFFICIO IMMIGRAZIONE DI VIA PATINI. ALTRI BUS ARRIVERANNO. CI SONO ALMENO ALTRE 70 PERSONE AL CAMPO. IL COMUNE PRESENTE SOLO CON LA SOS. NESSUNA SOLIZIONE ALTERNATIVA+++ pic.twitter.com/MIxpUOAon8
— Baobab Experience (@BaobabExp) 13 novembre 2018
«Le operazioni si sono svolte senza criticità di rilievo», ha sottolineato la Questura. Mentre dal Campidoglio hanno fatto sapere che «soltanto nell'ultima settimana sono state accolte 75 persone» di quella tendopoli e rinnova l'appello «ad accettare le proposte di assistenza che gli operatori stanno continuando a formulare anche nella giornata di oggi». E se il Comitato cittadini stazione Tiburtina palude allo sgombero il Pd, in testa Nicola Zingaretti, sfida Salvini: «Ci aspettiamo la stessa fermezza nel liberare l'immobile occupato abusivamente a Roma da anni da Casapound». Amnesty International esterna la preoccupazione «per le numerose persone prive di assistenza, di protezione e di un alloggio alternativo». Nelle prossime settimane, probabilmente entro fine mese, si proseguirà col piano sgomberi: sarà la volta dell'ex fabbrica di penicillina di San Basilio, occupata dai circa 400 persone, principalmente nord africani. Lo stabile è tra i primi nella lista delle occupazioni più urgenti da "liberare".
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