Morta Barbara Capovani, la psichiatra aggredita. L'ex paziente fermato aveva premeditato l'agguato: «Nutriva rancori verso lei»

Da quanto si è appreso nelle scorse ore il 35enne sarebbe conosciuto nell’ambito del reparto di psichiatria

Barbara Capovani, iter di morte cerebrale. Paul Seung, l'ex paziente fermato, aveva premeditato l'agguato
Barbara Capovani, iter di morte cerebrale. Paul Seung, l'ex paziente fermato, aveva premeditato l'agguato
Domenica 23 Aprile 2023, 08:15 - Ultimo agg. 25 Aprile, 16:24
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Un agguato premeditato quello di cui è stata vittima la psichiatra Barbara Capovani per mano di un suo paziente, diventato il suo assassino, Gianluca Paul Seung, 35 anni. L'uomo, con un passato di altre aggressioni, atti violenti e persino un arresto, è stato fermato. Per la psichiatra non c'è più nulla da fare: la donna è morta oggi. Lo annuncia un bollettino medico congiunto dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana e dell'Azienda Usl Toscana nord-ovest. «Si è conclusa alle 23.40 la procedura di accertamento di morte con criteri neurologici - viene riportato -. Come già preannunciato nel precedente bollettino medico, si procederà alla donazione degli organi così come da volontà espressa in vita dalla Dr.ssa Capovani, condivisa dai familiari e autorizzata dal magistrato» della procura di Pisa. Barbara ha trascorso una vita a curare gli altri. Tra questi anche Seung, suo paziente dal 2019, che venerdì scorso l'ha aggredita ripetutamente con una spranga nel parcheggio dell'ospedale Santa Chiara di Pisa con numerosi colpi alla testa. 

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Barbara Capovani, psichiatra aggredita con una spranga fuori dall'ospedale di Pisa: è in fin di vita. Caccia a un paziente

Il tentativo 24 ore prima e l'aggressione

Ventiquattro ore prima dell'aggressione, il 35enne era andato a cercare Barbara Capovani, 55 anni, responsabile del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell'ospedale, ma senza successo.

Il giorno dopo l'uomo è tornato fuori dal padiglione, vestito con abiti scuri, il volto coperto da una mascherina, in testa un cappellino e sulle spalle uno zaino, ha atteso che la donna, madre di tre figli, verso le 18 finisse il suo turno, uscisse e si avvicinasse alla sua bicicletta lasciata in una rastrelliera poco fuori il portone. Proprio lì mentre era chinata e stava togliendo il lucchetto, l'aggressore l'ha sorpresa alle spalle colpendola ripetutamente sul cranio probabilmente con una spranga o un bastone, arma che non è stata trovata. Poi si è allontanato lasciando la psichiatra esanime in una pozza di sangue. Dopo aver ascoltato i colleghi della donna e visionato i filmati per la polizia il quadro era ormai chiaro: si trattava di un paziente della psichiatra. 

 

Il blitz in casa: l'uomo si è barricato dentro casa

Alle quattro di notte di domenica è scattato il blitz della squadra mobile di Pisa con la perquisizione dell'abitazione di Gianluca Paul Seung, residente a Torre del Lago, in provincia di Lucca. Ma l'uomo si è barricato dentro ed è così scattata l'irruzione degli agenti che hanno sfondato la porta. Il 35enne ha reagito utilizzando uno spray urticante prima di essere definitivamente immobilizzato. Nella sua casa i poliziotti hanno trovato una balestra con alcuni dardi e sequestrato indumenti ed oggetti tra cui un telefono cellulare e un pc. All'accusa di omicidio, una volta accertata la morte cerebrale, si aggiungerà anche l'aggravante della premeditazione in considerazione del fatto che Seung si è vestito in modo da non farsi riconoscere e si è disfatto degli abiti e dell'arma utilizzata per l'aggressione che potrebbe aver nascosto dentro il suo zainetto. 

Le ultime aggressioni

E la tragedia riapre il dibattito sulle condizioni in cui versa la psichiatria sociale e sul miglior utilizzo delle Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza (Rems). Proprio in una di queste residenze si trova uno studente di 25 anni di Firenze che lo scorso gennaio aveva aggredito sempre a Pisa il fisiatra in pensione Piero Orsini, di 74 anni, poi morto. Lo studente responsabile dell'aggressione era stato in cura proprio dalla psichiatra Capovani. Molti si chiedono poi se la tragedia si poteva evitare. Seung infatti oltre ad essere in cura aveva numerosi precedenti comprese molestie ad una minorenne e l'aggressione ad uno psichiatra dell'ospedale Versilia di Viareggio. Nei suoi tanti post su Facebook, dove si definiva uno «sciamano mediatore fra invisibile e visibile», c'era la denuncia a presunti complotti, invettive e attacchi contro politici e magistrati. Seung aveva creato un'altra pagina intitolata Associazione Adup ovvero 'Associazione difesa utente psichiatrico, e tra i suoi obiettivi c'erano anche i medici, compresa Capovani. «Nutriva forti rancori nei confronti della dottoressa», dicono gli investigatori. Un odio che lo ha reso assassino.

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