E' esplosa dopo il rifornimento, affondata all'imboccatura del porto, il relitto è stato recuperato e si è nuovamente inabbissato solo che stavolta è accaduto a due passi dalla spiaggia di Giancos, dove questa mattina si avverte un forte odore di benzina sia in acqua sia sulla battigia.
Il caso è quello della barca andata a fuoco ed esplosa a Ponza il 26 agosto dopo il rifornimento, un motoscafo in vetroresina sul quale si trovavano moglie, marito e la figlia minorenne. Subito dopo l'incidente e il grande spavento, la barca era affondata a circa 30 metri ma successivamente era stata recuperato il relitto - fra l'altro sotto sequestro - e sistemato nelle cosiddette "quattro boe" nei pressi di Giancos, a due passi dal porto. La barca, distrutta fino alla linea di galleggiamento, doveva essere issata a terra ma non è mai accaduto. Questa notte - complice il vento di levante che crea sempre grossi danni nel bacino portuale - il relitto è affondato di nuovo. Amara sorpresa per chi sta godendo le belle giornate di settembre sull'isola e questa mattina aveva scelto la spiaggia di Giancos - proprio quest'anno restituita alla fruizione pubblica - ma è stato accolto dai cattivi odori causati con tutta probabilità proprio dallo scafo affondato di nuovo.