Barista stuprata a Piacenza, fermato 34enne romeno ai domiciliari. Salvini: «Castrazione chimica»

Piacenza, barista stuprata per ore: legata e imbavagliata, caccia all'uomo
Piacenza, barista stuprata per ore: legata e imbavagliata, caccia all'uomo
Venerdì 20 Luglio 2018, 10:37 - Ultimo agg. 21 Luglio, 21:17
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Uno stupro orribile con le grida della vittima talmente da essere ascoltate dai vicini che hanno chiamato i soccorsi. Un uomo nella notte tra mercoledì e giovedì ha stuprato una donna all'interno di un bar a Piacenza. Secondo il racconto della vittima ai carabinieri, l'aggressore si sarebbe presentato nel locale poco prima della chiusura e per ore avrebbe abusato di lei, barista cinese in quel momento sola, dopo averla legata e imbavagliata. 

Ci sono volute meno di trenta ore per risolvere un caso di violenza sessuale. I carabinieri di Piacenza non hanno chiuso occhio per catturare l'uomo che ha stuprato la donna a Piacenza. Nicolae Istrati è stato bloccato in viale Forlanini a Milano, probabilmente mentre cercava di lasciare l'Italia. È un romeno pregiudicato di 34 anni in detenzione domiciliare, nella sua abitazione di Piacenza, dove scontava una pena per altri reati. Aveva un permesso per uscire di giorno e andare a lavorare come operaio, per poi rientrare obbligatoriamente a casa entro sera. Invece questa volta è evaso per andare a violentare una donna, madre di famiglia, che stava chiudendo il suo locale dopo una giornata di lavoro.

«Per i colpevoli di questi reati zero sconti, pena certa da scontare solo in galera e castrazione chimica» ha scritto su Twitter il ministro dell'Interno Matteo Salvini, aggiungendo che la soluzione auspicata dalla Lega «è una sperimentazione in vigore in tanti Paesi europei civili e sviluppati che però ritengono che chi mette le mani addosso a una donna o a un bambino vada curato, non solo incarcerato. Perché un maiale che fa violenza su una donna o un bambino va accompagnato in un percorso che gli impedisca di farlo per il resto dei suoi giorni». Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha parlato, invece, di «condanne esemplari per chi commette violenza sessuale, introducendo nuove aggravanti e ulteriori aumenti di pena quando la vittima è un soggetto vulnerabile». I dettagli che trapelano su quanto successo a Piacenza sono agghiaccianti, ricostruiti grazie alla testimonianza della vittima, dimessa dall'ospedale con una prognosi di tre settimane e ancora sotto choc. Il romeno, dopo aver sorpreso la donna sola nel bar, l'avrebbe legata mani e piedi, poi le ha tappato la bocca. Quindi le ore di abusi nel bar, trovando anche il tempo di mangiare e di cercare di scassinare i videopoker. Poi se ne è andato lasciandola lì. E mentre la vittima chiedeva aiuto gridando, lui ha inviato un sms al suo datore di lavoro dicendo «Mi licenzio». Già sapeva infatti che doveva fuggire in fretta perché i carabinieri si sarebbero messi presto sulle sue tracce. E così è stato.

I militari del Nucleo investigativo di Piacenza e i colleghi del reparto operativo, coordinati dal pm Emilio Pisante, sono riusciti a identificare in breve lo straniero, sparito dalla sua abitazione in città.
Ma gli investigatori conoscevano già le sue frequentazioni e sapevano che avrebbe cercato di lasciare l'Italia. Nella tarda mattinata hanno scoperto che il 34enne si trovava a Milano, probabilmente diretto alla stazione. Lo hanno individuato a piedi, ammanettato e portato direttamente al carcere di San Vittore. Le accuse nei suoi confronti sono sequestro di persona, violenza sessuale, lesioni gravi e tentata rapina. Oltre all'evasione dai domiciliari.  

La vittima, intanto, è  stata dimessa dall'ospedale di Piacenza dove era stata trasportata al pronto soccorso dal 118 in grave stato di choc.  

   
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