Renzi: «Se i morti di Bergamo potessero parlare, direbbero di riaprire». Gori: «Frase strumentale e infelice»

Bergamo, il sindaco Gori sulla "frase" di Renzi: «Strumentale e infelice il suo omaggio ai nostri morti»
Bergamo, il sindaco Gori sulla "frase" di Renzi: «Strumentale e infelice il suo omaggio ai nostri morti»
di Simone Pierini
Giovedì 30 Aprile 2020, 20:19 - Ultimo agg. 1 Maggio, 12:01
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«Mi pare un'uscita a dir poco infelice. Se Renzi voleva rendere omaggio ai nostri morti, il modo - coinvolgerli a sostegno della sua proposta di riapertura delle attività - è decisamente quello sbagliato». Così il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori commenta le parole di Matteo Renzi, che oggi in Senato ha detto: «Il coronavirus è una bestia terribile che ha fatto 30mila morti nel modo più vigliacco ma noi non siamo dalla parte del Coronavirus quando diciamo di riaprire, onoriamo quei morti. La gente di Bergamo e Brescia che non c'è più, se potesse parlare ci direbbe di riaprire»

«Immagino che il leader di Italia Viva volesse sottolineare l'attaccamento al lavoro della gente di Bergamo e di Brescia. - prosegue Gori - Ma sostenere che le vittime del virus, se potessero parlare, "vorrebbero" oggi la riapertura appare purtroppo stonato e strumentale. Sono certo che Renzi ha pieno rispetto del dolore di queste province: quella pronunciata al Senato è però una frase decisamente fuori luogo»

 

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