Berlusconi, il Csm apre un fascicolo su Esposito

Berlusconi, il Csm apre un fascicolo su Esposito
Mercoledì 7 Agosto 2013, 15:16 - Ultimo agg. 7 Novembre, 12:09
3 Minuti di Lettura
ROMA - Dopo la vicenda dell'intervista al Mattino il Csm apre la pratica sul giudice della Cassazione Antonio Esposito, presidente del collegio che ha condannato in via definitiva Silvio Berlusconi per frode fiscale. Il fascicolo è stato assegnato alla Prima Commissione, competente sui trasferimenti d'ufficio per incompatibilità.



La pratica su Esposito. A chiedere l'intervento di Palazzo dei marescialli erano stati ieri i consiglieri laici del Pdl Nicolò Zanon, Filiberto Palumbo e Bartolomeo Romano, ritenendo particolarmente grave la scelta di Esposito di rilasciare l'intervista al quotidiano napoletano, soprattutto per aver di fatto «anticipato» le motivazioni della sentenza che devono essere ancora depositate. È stato il vice segretario generale del Csm, su disposizione del vice presidente Michele Vietti e sentito il comitato di presidenza, a disporre «in via d'urgenza» - spiega una nota di Palazzo dei marescialli - la trasmissione della pratica alla Prima Commissione.



Il giudice si difende. Esposito stamani ha ribadito, dopo aver ascoltato la registrazione dell'intervista, che il contenuto è stato «manipolato» con l'inserimento nell'articolo di una domanda sul processo Mediaset, «mai invece rivoltagli dal giornalista», e che né domanda né risposta erano riportate nel testo da lui ricevuto
«via fax alle ore 19.30 del 5 agosto per il suo benestare, cui era stata espressamente subordinata la pubblicazione». Esposito, in un lungo comunicato scritto in terza persona, sottolinea di aver ascoltato i «pochi minuti di registrazione mandati in onda ieri sera» della sua intervista, registrazione effettuata a sua «insaputa» e di cui non è in possesso, avendo solo «il testo definitivo dell'intervista che il giornalista si era impegnato a pubblicare solo a seguito del (suo) benestare, concessogli alle ore 20 del 5 agosto, dopo che alle 19,30 gli era pervenuto via fax il testo da pubblicare».



Il direttore de Il Mattino. «Quando ho chiuso il giornale l'altro ieri sera con in prima pagina l'intervista al giudice Esposito mi aspettavo questa tempesta», ha detto ospite a Radio Anch'io su Radio1 il direttore del Mattino di Napoli Alessandro Barbano. «Questa intervista è nata 15 minuti dopo la sentenza.
Vi svelo questo retroscena: il giornalista Antonio Manzo e il giudice Esposito hanno parlato meno di 15 minuti dopo la lettura della sentenza, Manzo ha chiesto esplicitamente al giudice 'facciamo un'intervista per spiegare questa sentenza' e lui ha risposto 'sentiamoci dopo 2-3 giornì'». Barbano ha poi spiegato la sua versione dei fatti rispondendo al comunicato del giudice Esposito: «Io ho assistito alla telefonata in cui Antonio Manzo gli ha comunicato che avrebbe inserito anche la parte dell'intervista sulle motivazioni» e dunque sulla frase contesa relativa al «non poteva non sapere». «Noi ci siamo molto interrogati se scriverla o non scriverla, ne abbiamo discusso e quando abbiamo preso questa decisione il giornalista ha chiamato il giudice Esposito e gli ha detto espressamente che avrebbe inserito questa parte dell'intervista; dunque si tratta di una smentita surreale», ha concluso il direttore del Mattino.