Bibbiano, la procura chiede 24 rinvii a giudizio per i presunti affidi illeciti dei bambini

Bibbiano, la procura chiede 24 rinvii a giudizio per i presunti affidi illeciti dei bambini
Bibbiano, la procura chiede 24 rinvii a giudizio per i presunti affidi illeciti dei bambini
Martedì 23 Giugno 2020, 14:43 - Ultimo agg. 19:45
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Sono 24, e non 26 come atteso, le richieste di rinvio a giudizio avanzate dalla Procura di Reggio Emilia nell'ambito dell'inchiesta Angeli e Demoni sui presunti affidi illeciti in Val d'Enza di bambini. Sono 155 i testimoni citati dall'accusa, 48 le parti offese, tra cui l'Unione dei Comuni Val d'Enza, i Comuni di Gattatico e Montecchio, ministero della Giustizia e Regione Emilia-Romagna.

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L'inchiesta è stata seguita dai carabinieri, coordinati dal pm Valentina Salvi. Tra gli imputati ci sono Federica Anghinolfi, ex responsabile dei servizi sociali dell'Unione Val d'Enza, la psicoterapeuta Nadia Bolognini e il marito Claudio Foti della onlus Hansel & Gretel. Presente anche il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti.

I reati contestati nell'indagine sono, a vario titolo, peculato d'uso, abuso d'ufficio, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, falsa perizia anche attraverso l'altrui inganno, frode processuale, depistaggio, rivelazioni di segreto in procedimento penale, falso ideologico in atto pubblico, maltrattamenti in famiglia, violenza privata, lesioni dolose gravissime, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Agli atti, le false relazioni per ingannare i giudici e provocare l'allontanamento dei bambini dalle loro famiglie naturali, minori sottoposti a 'lavaggi del cervello' e convinti di essere anche vittima di abusi sessuali. E anche una chat di gruppo in cui si dimostra che i regali e le lettere dei genitori naturali, consegnati al Servizio sociale della Val d'Enza, non sono mai stati fatti arrivare ai bambini in affido.

Inoltre  è fissata per il 30 ottobre davanti al Gup del tribunale di Reggio Emilia Dario De Luca l'udienza preliminare per 24 imputati. Tra i testimoni citati dall'accusa, oltre agli investigatori dei carabinieri che hanno seguito l'indagine, il giornalista-scrittore Pablo Trincia, la direttrice della fondazione emiliano-romagnola per le vittime di reato Elena Buccoliero, l'ex giudice minorile di Bologna Francesco Morcavallo, il direttore generale dell'Ausl di Reggio Emilia Fausto Nicolini.

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