«Mi dispiace un sacco - scrive Bignardi - quando vedo gli effetti di un passaparola che prende per buona un'informazione che non è tale, ma cerca solo di farsi notare sovreccitando i suoi lettori: niente fonti, niente fondamenti, si può inventare qualunque cosa, tanto qualcuno che la prende per vera c'è sempre».
«Non fatevi abbindolare - prosegue su Fb - , pensate con la vostra testa, tenete conto dei fatti e non dei sospetti diffusi strumentalmente, delle notizie campate in aria, dei si dice, delle dietrologie». Daria Bignardi sulla sua pagina Facebook quindi aggiunge: «Io non starò a smentire tutte le sciocchezze che circolano, perché se lo facessi non avrei più tempo per lavorare, e oltretutto incentiverei chi le spara grosse per farsi notare».
E ancora la direttrice della terza rete Rai conclude: «Giudicate il mio lavoro.
Tra sei mesi, per esempio, e soprattutto tra tre anni, quando scadrà il mio contratto (è un contratto a termine, dura tre anni, non ho un posto in Rai a vita come era stato finora per i dirigenti: e questa sì che sarebbe una notizia e una novità, a essere interessati alle notizie vere, oppure a quelle buone). Non potrò fare miracoli, ma farò tutto quello che posso, meglio che posso, come sempre».