Bimbo muore soffocato in centro accoglienza in Sardegna

Bimbo muore soffocato in centro accoglienza in Sardegna
Bimbo muore soffocato in centro accoglienza in Sardegna
Martedì 18 Dicembre 2018, 12:06 - Ultimo agg. 20:22
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Ha smesso di respirare sotto gli occhi della mamma che gli stava dando da mangiare: la pappa lo ha soffocato mentre la giovane donna, disperata, è corsa fuori dal centro di accoglienza con il figlioletto tra le braccia per chiedere aiuto. È stato tutto inutile. Un bimbo di poco più di un anno, Keita Boubakar, partorito a Cagliari da una ragazza di 25 anni arrivata dal Mali, è morto questa mattina a Villasor, cittadina del Medio Campidano a circa 25 chilometri da Cagliari, dove sorge un centro per migranti ospitato in uno stabile a due piani. A nulla sono valsi i tentativi dei medici di salvargli la vita, le ripetute manovre di rianimazione sono state praticate per oltre due ore dagli specialisti del 118, ma non è servito a niente. La tragedia è avvenuta intorno alle 9.20 nella struttura di accoglienza per richiedenti asilo di via Cagliari in cui risiedono circa 15 persone, non tutti presenti al momento della disgrazia. La giornata è cominciata come tante altre: mamma Nina e il piccolo si sono svegliati e sono andati a fare colazione. Pronta la pappa, la giovane donna ha cominciato a darla a Keita.

Tutto sembrava filare liscio, poi all'improvviso un boccone è andato di traverso, ostruendo le vie respiratorie del bambino. Nina lo ha visto diventare paonazzo e si è accorta che era in forte difetto di ossigeno. Terrorizzata ha cercato di aiutarlo, lo ha quindi preso in braccio ed è corsa fuori nel cortile, gridando. Altri richiedenti asilo e alcuni passanti sono subito andati in suo soccorso e hanno dato l'allarme. In pochi minuti è arrivata un'ambulanza del 118. Il bimbo era già privo di sensi. I medici hanno tentato di liberare le vie respiratorie e di rianimarlo, ma la situazione è apparsa subito disperata. È stato richiesto l'intervento dell'elisoccorso regionale. Il velivolo è atterrato vicino al campo sportivo, dove è stato raggiunto dall'ambulanza con i sanitari sempre impegnati nella rianimazione.

A tratti sembrava che Keita potessi riprendersi, purtroppo però alle 11.30 il suo cuore ha smesso di battere.
E l'elicottero si è alzato in volo senza di lui. I carabinieri della Compagnia di Sanluri e della Stazione di Villasor, intervenuti sul posto, hanno lavorato tutta la mattina per completare gli accertamenti e ricostruire la tragedia: nessuna responsabilità per la morte del bimbo. La Procura ha deciso di non procedere con l'autopsia e ha così restituito subito la salma alla mamma per i funerali.
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