Roma, spaccio e usura: sgominata organizzazione, 10 arresti

Roma, spaccio e usura: sgominata organizzazione, 10 arresti
Lunedì 22 Ottobre 2018, 09:45 - Ultimo agg. 23 Ottobre, 09:12
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Prestavano soldi a piccoli imprenditori della Capitale (ristoratori, parrucchieri e gestori di centri estetici) a tassi altissimi d'interesse. Si è conclusa nella tarda mattinata l'operazione "La società" condotta dagli agenti del III Gruppo Nomentano della polizia locale e dagli uomini del commissariato Fidene-Serpentara che ha contato dieci misure cautelari di pregiudicati a vario titolo e di una dipendente del Comune di Roma per usura e spaccio di stupefancenti. 

 



L'attività investigativa, partita nel 2017, ha messo in luce un vasto e organizzato sistema di usura, in cui ognuno rivestiva uno specifico ruolo: c'era chi si occupava dell'erogazione di somme di denaro, chi procacciava clienti e chi era addetto alla riscossione. Vittime del sodalizio, numerosi titolari di attività commerciali. Gli investigatori hanno accertato l'esistenza di uno strutturato sistema usuraio dove alcuni soggetti di occupavano, con modalità diverse, di prestare somme di denaro mentre altri erano incaricati di procurare i clienti e procedere, poi, con la riscossione. Due i modi con cui l'organizzazione erogava il denaro: la prima, definita "prestito societario" con la restituzione del capitale e degli interesse in 20 rate settimanali. Se la vittima non rispettava le scadenze, maturava un aumento del 10% sulla rata non saldata. In questo caso è stato accertato che venivano erogati importi di 500, 1.000 e 2.000 euro ed il tasso di interesse su base annua era sempre lo stesso, ovvero il 104,28%. L'altro modo, invece, prevedera per somme superiori ai 2mila euro tassi d'interesse molto più alti che oscillavano da un minimo del 121,66% a un massimo di 5.840% su base annua.



Tra gli arrestati, Michele Regia, pluripregiudicato, per usura e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La sua disinvoltura e spregiudicatezza nell'operare emerge da una delle intercettazione. Quando un amico gli chiede: "Miche' ma te di che ti occuoi?", lui non esita a rispondere: "C'ho 'na società di soldi a strozzo".
Al Regia sono stati sequestrati, quali proventi dell'usura, 39.800 euro e diversi assegni bancari per un valore complessivo di 40mila euro, oltre a carte "postpay" e soprattutto libri e quaderni contabili in cui erano annotati i prestiti concessi e dai emergeva inequivocabilmente il tasso usuraio applicato. In tutto le forze dell'ordine su mandato del gip hanno fermato dieci persone. Per sei di loro è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per una gli arresti domiciliari e per altre tre l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tra quest'ultime, anche Liliana A., dipendente del Comune di Roma e impiegata presso il Dipartimento Patrimonio - Sviluppo e Valorizzazione, che dovrà rispondere di reati di usura aggravata ed estorsione. 

Ad aiutare gli investigatori nel corso dell'operazione le vittime di usura.
Si tratta di almeno 28 persone - gran parte titolari di attività commerciali su Roma tra cui ristoranti, bar ma anche negozi di estetica - che hanno in gran parte confermato di essere vittime di usura da parte degli indagati. 

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