Bologna, badante romena denuncia stupro di gruppo: «In 5 mi hanno sequestrata in un'officina»

Bologna, badante romena denuncia stupro di gruppo: «In 5 mi hanno sequestrata in un'officina»
Bologna, badante romena denuncia stupro di gruppo: «In 5 mi hanno sequestrata in un'officina»
Domenica 26 Luglio 2020, 17:14 - Ultimo agg. 17:22
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Uno stupro di gruppo, consumato - nella notte tra giovedì e venerdì - in una officina di Bologna. A denunciarlo, così riporta il quotidiano Il Resto del Carlino, è una badante 40enne romena: la donna si è rivolta alla Polizia che ora sta indagando sulla denuncia di violenza sessuale e sequestro di persona presentata venerdì mattina. Secondo quanto riferito dalla 40enne i fatti sarebbero avvenuti alla Bolognina - zona non lontana da dove vive la - a partire dalle 22 di giovedì quando, uscendo da un bar, sarebbe stata avvicinata, nel tragitto verso casa, da un'auto con cinque uomini a bordo.

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Il sequestro

A quanto riportato dal giornale bolognese, i cinque - italiani, romeni e albanesi uno dei quali conosciuto - l'avrebbero costretta a salire sul veicolo per poi dirigersi verso una vicina officina al cui interno si sarebbe consumata la violenza, perpetrata per tutta la notte, a turno, dagli aggressori. Stando a quando raccontato dalla donna alla Polizia, dopo averla minacciata di morte se avesse urlato e picchiata per il suo diniego a spogliarsi, i cinque - che secondo le parole della 40enne avrebbero anche bevuto e assunto cocaina - avrebbero abusato di lei e lo stupro di gruppo sarebbe proseguito sino al mattino. Chiusa a chiave nell'officina, la badante - ritrovato il cellulare di cui era stata privata - ha prima chiamato il suo compagno, per chiedere aiuto, e poi la Polizia. Giunti sul posto intorno alle 14 gli agenti hanno iniziato a ricostruire il racconto della donna poi condotta all'Ospedale Maggiore dove è stata sottoposta al protocollo Eva-Esame Violenze Agite varato per la prevenzione delle violenze sulle donne. Visitata ha riportato una prognosi di 7 giorni.
 

Il titolare dell'officina

Intanto la Polizia - al lavoro per chiarire nel dettaglio tutti gli aspetti della vicenda - ha acquisto i video della sorveglianza dell'officina e ha ascoltato il titolare, che si sarebbe dichiarato estraneo alle accuse e avrebbe detto che il rapporto sarebbe stato consenziente e di aver chiuso la donna dentro i locali perché voleva dormire e si rifiutava di uscire. Così, dovendo andare in pausa, l'uomo avrebbe chiuso l'officina, con la 40enne ancora all'interno, per non correre il rischio che vi potessero entrare dei ladri. Al 'Carlinò, l'avvocato della badante, Vincenzo Marino, ha spiegato che la sua assistita «è una lavoratrice e madre di famiglia. Questa storia - ha concluso - l'ha devastata e adesso si aspetta giustizia».

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