​Bonus facciate, sconto al 60% anche nel 2022: ecco come funziona. ​La guida a tutti gli incentivi per la casa

Confermato il bonus facciate ma con dei paletti
Confermato il bonus facciate ma con dei paletti
Mercoledì 26 Gennaio 2022, 16:21 - Ultimo agg. 28 Gennaio, 09:49
5 Minuti di Lettura

Qualche correttivo c'è stato. Ma è ancora ricco il pacchetto dei bonus per la casa confermati anche per il 2022. Si va dal superbonus, allo sconto per le ristrutturazioni ordinarie agli incentivi per i mobili e i rubinetti fino allo sconto per il rifacimento delle facciate.

Superbonus 110%, ondata di controlli dell’Agenzia delle Entrate. La cessione crediti ora solo con le banche

Bonus casa, la guida del 2002

Superbonus. La detrazione del 110% per l’adeguamento antisismico e il miglioramento dell’efficienza energetica delle abitazioni, si potrà sfruttare ancora quest’anno, anche per le villette unifamiliari, senza alcun vincolo di Isee, e anche nel caso che si tratti di una seconda casa. Viene però richiesto che entro il prossimo 30 giugno sia completato il 30 per cento dei lavori. Zone terremotate superbonus fino al 2025. Nelle zone terremotate l’estensione del superbonus arriva fino al 2025, mentre con una norma specifica viene resa possibile l’applicazione anche agli edifici che usano il teleriscaldamento.

 

Bonus facciate.

Il bonus facciate, che prevedeva fino all’anno scorso una detrazione del 90% per la ristrutturazione delle facciate degli edifici nei centri storici, viene prorogato anche per il 2022 ma cala al 60%. Fino all’ultimo a fine anno i condomini hanno sperato in una conferma nella Legge di Bilancio. Invece sono stati spiazzati in extremis. Qualcuno però è riuscito a salvarsi in corner. Chi infatti è riuscito a versare, infatti, entro il 31 dicembre un acconto del 10% all’impresa incaricata dei lavori, ottenendo lo sconto in fattura, oppure ha fatto in tempo a cedere il credito, ad esempio, a una banca, può ottenere l’agevolazione nella misura in vigore per il 2021 (e cioé il rimborso fino al 90% delle spese sostenute). La stessa Agenzia delle Entrate ha sottolineato che il bonus facciate non viene erogato, come accade per il superbonus, a condizione che vi sia almeno un 30% di Sal (Stato avanzamento lavori). Ci sono tuttavia precisi paletti da rispettare. I lavori devono essere comunque effettuati. E quindi se si chiede lo sconto in fattura e l’impresa è inadempiente si finisce per perdere il bonus.

Ristrutturazioni. L’agevolazione fiscale sugli interventi di ristrutturazione edilizia è pari invece al 50% e il limite massimo di spesa è di 96.000 euro. La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo. È prevista, inoltre, una detrazione Irpef, entro l’importo massimo di 96.000 euro, anche per chi acquista fabbricati a uso abitativo ristrutturati. In particolare, la detrazione spetta nel caso di interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro 18 mesi dalla data di termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.

Bonus mobili. Estesa al 2022 anche la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (di classe A+ o superiore) destinati a un immobile oggetto di ristrutturazione. Fra questi rientrano anche gli apparecchi per il condizionamento. L’agevolazione, che non è vincolata ad alcun parametro Isee, avrà nel 2022 un tetto massimo di spesa di 10 mila euro (erano 16mila quest’anno), con lo sconto che pertanto può raggiungere i 5 mila euro. Per ottenere l’incentivo ci deve essere stato un intervento di ristrutturazione associato all’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici. La data di inizio lavori deve essere anteriore a quella in cui vengono effettuate le spese per i mobili (ma la ristrutturazione può essere anche successiva). Il pagamento in ogni caso deve essere tracciabile e non è ammesso l’assegno, così come non si può ricevere lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Bonus idrico. Prorogato fino al 2023 anche l’incentivo pensato per ridurre il consumo di acqua. Per favorire il risparmio di risorse idriche è riconosciuto un bonus di 1.000 euro alle persone fisiche che sostituiscono su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari i sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e la rubinetteria, i soffioni e le colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato. In particolare, l’agevolazione è riconosciuta per le spese sostenute per l’installazione di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti. L’incentivo si può avere anche per l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto. Bonus acqua potabile. Per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, è previsto un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio; mineralizzazione; raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare “finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti”. L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche e 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali. Barriere architettoniche. Viene introdotto infine uno specifico bonus, con percentuale di detrazione pari al 75 per cento, per la rimozione delle barriere architettoniche e l’installazione di ascensori o montacarichi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA