Schiaffi e insulti ai bambini dell'asilo a Formello: arrestate due maestre

Schiaffi e insulti ai bambini dell'asilo a Formello: arrestate due maestre
Venerdì 24 Gennaio 2020, 08:53 - Ultimo agg. 25 Gennaio, 14:14
2 Minuti di Lettura

Insulti, schiaffi e punizioni "esemplari" nei confronti dei loro piccolissimi alunni. Due maestre di una scuola d'infanzia alle porte di Roma sono state arrestate dai carabinieri e si trovano ora ai domiciliari. Vittime dei maltrattamenti avvenuti in una scuola di Formello, a nord della Capitale, alcuni bimbi di appena 3-4 anni. Le indagini "lampo" dei carabinieri della stazione di Formello, coordinati dalla Procura di Tivoli, sono scattate in seguito alle segnalazioni di alcuni genitori molto preoccupati per i loro figli. Alcuni bambini avevano paura di andare a scuola e qualcuno a casa si comportava in modo strano: con atteggiamenti violenti ed espressioni aggressive, replicando quello che vedeva in classe. Le indagini sono state svolte in tempi rapidissimi per porre immediatamente fine ai maltrattamenti.

Fiumicino, maestra torna ad insegnare dopo le accuse di maltrattamenti: proteste delle mamme


Nelle scorse settimane sono state installate telecamere in classe che per alcuni giorni avrebbero filmato episodi di umiliazioni e maltrattamenti subiti dai bambini. Le intercettazioni audio-video, autorizzate dal gip, avrebbero documentato metodi violenti e "punizioni esemplari" da parte delle due maestre nei confronti dei piccoli alunni. Così i carabinieri della Compagnia Roma Cassia hanno eseguito ieri un'ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip di Tivoli Aldo Morgni su richiesta della locale Procura, nei confronti delle due educatrici con parecchi anni di insegnamento alle spalle. Le insegnanti, come ricostruito dal Gip, sono «gravemente indiziate di una serie di violenze, fisiche e psicologiche: schiaffi, urla e offese verbali, all'interno delle aule scolastiche, che avrebbero condizionato la vita dei bambini loro affidati». «Si è deciso di non diffondere le immagini delle violenze, pur oscurando i volti, per rispettare la dignità delle giovani vittime» ha sottolineato il procuratore di Tivoli Francesco Menditto. 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA