Spara alla ex moglie e si uccide, erano separati da due mesi: lei è gravissima

Brindisi, il luogo della sparatoria
Brindisi, il luogo della sparatoria
Lunedì 28 Gennaio 2019, 13:51 - Ultimo agg. 20:44
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Non aveva accettato la separazione voluta dalla ex moglie circa due mesi fa. Ma il rancore che covava per la donna, 18 anni più giovane di lui, non lo aveva dimostrato a nessuno. Nel pomeriggio di oggi il raptus: ha imbracciato un fucile e ha sparato a distanza ravvicinata contro Maria Franca Colucci, 57 anni, di Ostuni (Brindisi), alla presenza del fratello della donna. Poi, credendola morta, è entrato nel rudere di campagna di sua proprietà, immerso nelle campagne tra Ostuni e Carovigno, nel Brindisino, si è steso sul letto e ha fatto fuoco con la stessa arma illegalmente detenuta, uccidendosi. Salvatore Natola, 75 anni, di Carovigno, è stato trovato morto dai soccorritori del 118. La sua ex moglie, invece, respirava ancora, ma era in gravi condizioni. 

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Ora è ricoverata all'ospedale Perrino di Brindisi in prognosi riservata. Una terza cartuccia era all'interno del caricatore, inesplosa. I fatti si sono verificati alle 13.30 alla presenza del fratello della 57enne, casalinga, che saltuariamente lavorava come domestica. L'uomo era lì perché aveva partecipato ad un processo in cui Natola era imputato per la detenzione e il porto illegale di una roncola, considerata un'arma bianca. Processo in cui l'ex cognato era stato citato come testimone. È stato lui ad assistere alla tragedia e a chiamare il 118. La polizia lo ha ascoltato per ricostruire quanto accaduto. Da quanto è finora emerso non vi erano stati segnali di tensioni né nelle settimane precedenti, né prima della tragedia. Lo ha confermato anche un famigliare di Natola, che ieri aveva pranzato con il 75enne. Gli animi sembravano sereni, nonostante la rottura del matrimonio che era stata affrontata apparentemente senza alcun conflitto.

Per il pensionato si trattava delle seconde nozze.
Aveva vissuto a Torino, per un periodo della propria vita, città in cui aveva lavorato come meccanico. Le indagini vengono condotte da polizia e carabinieri. Il pm di turno ha già concesso il nulla osta per la sepoltura. Non vi sarebbero dubbi sulla dinamica dei fatti, del tutto compatibile con gli accertamenti eseguiti sul posto dal medico legale. È stata posta sotto sequestro l'arma. Nei pressi del casolare sono rimaste le due autovetture usate per raggiungere il luogo, in aperta campagna, dopo l'udienza in Tribunale. Parenti e conoscenti sono sotto choc. Tutti ricordano Natola, che aveva qualche precedente di polizia, come una persona mite e affermano che nulla avrebbe potuto far presagire un epilogo del genere.
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