Esercito per le buche di Roma, ma è stop in Commissione. Castelli: «Nuovo testo»

Esercito per le buche di Roma, ma è stop in Commissione. Castelli: «Nuovo testo»
Martedì 18 Dicembre 2018, 15:03 - Ultimo agg. 3 Gennaio, 18:30
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Il supporto dell'esercito per intervenire sulle malmesse strade della Capitale. A prevedere la misura è un emendamento M5S arrivato in commissione bilancio del Senato, ma dichiarato inammissibile. «Stiamo effettuando una semplice correzione formale del testo, che sarà ripresentato a breve», garantisce il viceministro dell'economia, Laura Castelli. Mentre la titolare della Difesa Elisabetta Trenta chiarisce che l'intervento sarà circoscritto alle «situazioni di emergenza».

Il Campidoglio, da parte sua, resta «molto fiducioso» che «si troverà una soluzione per le strade di Roma e che verranno onorate le promesse». «È un'iniziativa di natura parlamentare. Laddove l'emendamento passasse, ci metteremo a disposizione per valutarne un eventuale impiego», frenano fonti della Difesa. Ed è lo stesso ministro Trenta a non gradire le ricostruzioni secondo cui sarà l'esercito a dover tappare le buche di Roma. «I nostri militari sono dei professionisti, se qualcuno pensa che li mando a tappare buche si sbaglia. Massima disponibilità nell'aiutare la sindaca Raggi, ma seguendo il protocollo», si sarebbe sfogata stamane con i suoi, che la descrivono arrabbiata.

Ai giornalisti il ministro spiega che «no, non tapperemo le buche. L'esercito interverrà nelle situazioni di emergenza, su quelle strade in cui c'è stata un'altissima mortalità». In mattinata, la sindaca di Roma Virginia Raggi parla di una «grande vittoria per Roma e i romani. Il Governo sta mantenendo le promesse, ha stanziato i fondi per il rifacimento delle strade. Verrà impiegato l'esercito e il genio militare». Oltre al contributo della Difesa, si prevedono 60 milioni di euro per il 2019 e il 2020 e altri 15 per l'acquisto di mezzi strumentali fino al 2021. Nel pomeriggio, però, emerge lo stop all' emendamento in questione in commissione Bilancio del Senato: viene dichiarato inammissibile.

«Inutile creare allarmi ingiustificati. L'intervento per la manutenzione delle strade di Roma ci sarà e sarà regolarmente finanziato. Stiamo effettuando una semplice correzione formale del testo, che sarà ripresentato a breve e che finalmente aiuterà la Capitale a risolvere l'annosa questione delle buche nelle strade», garantisce il viceministro dell'economia, Laura Castelli (M5S). L'iter di questi soldi è stato sin dall'inizio 'tortuosò: inizialmente il Mit, su auspicio del Campidoglio, aveva richiesto 180 milioni nel triennio per le strade della Capitale, ma le risorse non furono inserite in manovra; il M5S a quel punto prospettò degli emendamenti per reinserirli in Parlamento, ma nel passaggio in commissione bilancio della Camera i pentastellati bocciarono una proposta in tal senso presentata dal Pd. La promessa, che dovrebbe concretizzarsi a breve, è che i fondi per la Capitale sarebbero arrivati nel passaggio al Senato. «Virginia Raggi ha ottenuto solo l'ennesima umiliazione per la Capitale», tuona il segretario dei dem romani Andrea Casu. Mentre Giorgia Meloni (FdI) rincara: «I militari, che possono essere impiegati in attività di questo tipo unicamente in caso di eventi eccezionali come terremoti o alluvioni, saranno costretti a scendere in campo per rimediare all'incapacità dell'amministrazione grillina». A rispondere alle opposizioni il capogruppo M5S in Campidoglio Giuliano Pacetti: «La Meloni e i suoi amici del Pd attaccano la Raggi e i romani perché chiedono il sostegno dei militari per un intervento straordinario per le strade di Roma. Non solo i loro partiti hanno causato le buche che tutti malediciamo ogni giorno in auto o in motorino, ora pretendono addirittura che non si riparino».

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