Caccia dell'Aeronautica intercettano e scortano aereo ucraino che aveva perso i contatti

Caccia dell'Aeronautica intercettano e scortano aereo ucraino che aveva perso i contatti
di Ebe Pierini
Domenica 16 Settembre 2018, 23:43 - Ultimo agg. 17 Settembre, 07:03
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Scramble di due Eurofighter dell'Aeronautica Militare per intercettare e controllare un velivolo Antonov AN-26 della compagnia ucraina Vulkan Air in volo da Tangeri a Fiumicino che aveva perso il contatto radio con gli enti del traffico aereo. I due caccia del 4° stormo di Grosseto sono decollati dalla propria base alle 8.20 circa su ordine deL Combined Air Operation Center di Torrejon, l'ente NATO responsabile per la sorveglianza dei cieli nell'area, e hanno condotto l'operazione sotto il controllo delle sale operative del sistema di sorveglianza e difesa aerea dell'Aeronautica Militare. Dopo pochi minuti dal decollo, i due intercettori hanno raggiunto l'aereo ucraino per verificare la natura del problema. Accertato visivamente che non ci fossero condizioni di emergenza, i due Eurofighter hanno scortato l'aereo fino a quando esso ha iniziato la discesa verso l'aeroporto di Fiumicino, per poi rientrare alla base. L'Aeronautica Militare assicura la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 365 giorni all'anno, 24 ore su 24, con un sistema di difesa integrato con quello degli altri paesi appartenenti alla NATO. Il servizio è garantito - per la parte sorveglianza, identificazione e controllo – dall'11° Gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico e dal 22° Gruppo Radar di Licola, vicino Napoli, relativamente all'intervento in volo, dal 4° Stormo, dal 36° Stormo e dal 37° Stormo, tutti equipaggiati con velivoli caccia Eurofighter. A partire da gennaio 2017, l'Aeronautica Militare ha attivato inoltre una cellula di Eurofighter F-2000 presso il 51° Stormo di Istrana al fine di ottimizzare la copertura dello spazio aereo nazionale, in un'ottica di generale riduzione dei tempi di intervento e di tempestivo contrasto di eventuali minacce. Da marzo 2018, inoltre, nel sistema di difesa aerea sono stati integrati anche i velivoli F-35 del 32° Stormo di Amendola, che contribuiscono con specifiche capacità operative e tecnologia di ultima generazione alla difesa dei cieli italiani.
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