Caldo africano, Italia bollente nel weekend e la prossima settimana sarà peggio: 40° anche all'ombra

Caldo africano, Italia bollente nel weekend e la prossima settimana sarà peggio: 40° anche all'ombra
Caldo africano, Italia bollente nel weekend e la prossima settimana sarà peggio: 40° anche all'ombra
Giovedì 23 Giugno 2022, 13:49 - Ultimo agg. 24 Giugno, 11:55
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Caronte non molla la sua presa sull'Italia: nel weekend sono attese temperature bollenti da Nord a Sud in tutta la penisola, ma il peggio deve ancora arrivare. La prossima settimana è infatti previsto il picco dell'ondata di caldo proveniente dall'Africa. 

Soprattutto al Nord e nell'arco alpino un sollievo temporaneo dalle alte temperature sarà dato da alcune precipitazioni previste nel weekend, l'aumento dell'umidità dell'aria trasformerà il caldo in afa aumentando la sensazione di canicola e malessere. 

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Il peggio è previsto per l'inizio della prossima settimana: 40 gradi all'ombra ovunque, dal Sud al Centro e anche sulla Pianura Padana.

Sono attesi 40 gradi a Firenze, 39 gradi a Bologna e Roma tra Domenica 26 e Martedì 28, 37 gradi a Milano e Napoli. Peggio al Sud dove i termometri toccheranno anche i 44 gradi con possibili picchi superiori in Sardegna e Sicilia. 

Temperature completamente anomale per il periodo, di ben 10 gradi sopra la media: a fine Giugno la temperatura massima ‘normale’ sarebbe intorno ai 26°C al Nord, 27 al Centro e 28 al Sud.  

 

Caldo Africano: le cause 

A causare queste temperature estreme in Italia è l'arrivo di una bassa pressione sulla Spagna che spingerà aria sahariana verso il nostro Paese. Il ciclone nella Penisola Iberica invierà le masse d’aria algerine-tunisine verso Nord, quindi verso l’Italia. In questo momento sull’Algeria e sulla Tunisia le massime sono intorno ai 44/49°C è dunque facilmente immaginabile cosa accadrà quando quest'ondata investirà l'Italia a partire dal weekend.  

Mediterraneo bollente, l'allerta di Enea 

E se in Italia le temperature sono estreme, anche l'acqua del Mediterraneo si sta surriscaldando: dal 10 maggio il mare è colpito da un'ondata di calore che ha innalzato la temperatura della superficie di circa 4 gradi rispetto alla media del periodo 1985-2005, con picchi superiori a 23 gradi. Lo confermano i primi risultati del progetto CAREHeat finanziato dall'Agenzia Spaziale Europea, a cui partecipano per l'Italia Enea e Cnr. Il progetto mira a sviluppare nuove metodologie per prevedere e identificare le ondate di calore, comprenderne la propagazione e gli impatti su ambiente, biodiversità e attività economiche, quali pesca e acquacoltura.

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