«Caldo, Campania arancione ma è un errore: oggi temperature a oltre 45 gradi»

«Caldo, Campania arancione ma è un errore: oggi temperature a oltre 45 gradi»
di Mariagiovanna Capone
Giovedì 12 Agosto 2021, 07:58 - Ultimo agg. 24 Marzo, 16:27
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L'ondata di calore che sta abbracciando l'Italia si fa sentire. E con l'aumentare della temperatura sale anche il numero delle città da bollino rosso. Napoli e la Campania però restano da bollino arancione. Possibile che Lucifero, sia più spietato altrove? L'abbiamo chiesto ad Adriano Mazzarella, docente di Climatologia all'Università Federico II.

Professore, perché nessuna città campana è tra quelle da bollino rosso?
«Me lo chiedo anch'io.

A mio avviso dovremmo avere anche noi il bollino rosso, se non Napoli, mitigata dal mare, alcune aree del Sannio, dell'Irpinia e del Casertano dovrebbero eccome avere la segnalazione. Oggi (ieri, ndr) per esempio, a Nocera Inferiore abbiamo raggiunto la temperatura massima osservata di 41.3 gradi che aggiunti al valore superiore al 50% di umidità, ha fatto percepire almeno 45 gradi. Alla stazione di Benevento Orsini i gradi erano 40.3 con 44% di umidità quindi circa 43 percepiti, molto meglio a Napoli dove alla nostra stazione federiciana di San Marcellino la temperatura massima è stata di 37 gradi (record del mese) che con punte di 50% di umidità ne ha fatti percepire 40».

Oggi la situazione in Campania peggiorerà?
«Oggi sarà al massimo nella nostra Regione e nel centro, quindi mi aspetto delle temperature percepite superiori ai 45 gradi sulle aree più fresche, per così dire, ma che in zone interne potrebbero tranquillamente toccare i 47-48 gradi. Questo perché l'umidità e la pressione sono ancora molto alte. Da climatologo, invito alla prudenza. Non è mio compito emanare allarmi ma a mio avviso questo bollettino rosso andava emesso anche per noi».

Da cosa è provocata questa morsa di Lucifero?
«Abbiamo avuto varie ondate di calore e questa sarà la più intensa. Il caldo è principalmente dovuto a uno stato di alta pressione sull'Italia (più precisamente tra la Sicilia e l'Africa) che dura da diversi giorni che ha portato assenza di nubi e onda d'aria calda che viene dal Sahara. Infatti, l'Anticiclone centrato sulle coste africane a Sud della Sicilia gira in senso orario e ci porta aria calda che passa prima sui deserti libici poi su quelli algerini e poi gira ancora e arriva in Italia».

Un tempo si parlava di anticiclone delle Azzorre, e invece da qualche anno solo di anticiclone africano...
«È vero e c'è un motivo preciso per cui accade. L'anticiclone delle Azzorre si muove lungo i paralleli terrestri con direzione Ovest-Est, mentre quello africano lungo i meridiani in direzione Sud-Nord. Da alcuni anni stiamo subendo movimenti lungo i meridiani, quindi l'anticiclone delle Azzorre, che ci portava un clima caldo e asciutto, non riesce spesso neanche a penetrare nel Mediterraneo, mentre quello caldo e umido (perché ha raccolto umidità passando sul Mediterraneo) africano staziona a lungo. Molti climatologi di tutto il mondo convengono che questi cicli degli anticicloni si alternino con un tempo di 30 anni: quindi 30 lungo i meridiani e 30 lungo i paralleli. La causa di tutto questo è soltanto del Sole, non di certo della CO2 o dei cambiamenti climatici. È un concetto difficile da afferrare da parte della massa, ma il Sole non è sempre lo stesso. Varia di intensità e ha brillamenti che influenzano il clima del nostro pianeta più di quello che si crede. La bolla anticiclonica africana ne è una prova».

Quando si allontanerà questo anticiclone?
«Dopo il Ferragosto avremo in anticipo una rottura dei tempi ovvero temporali violenti con tuoni e vento. Si tratta di quella fase di transizione climatica che ne precede un'altra in cui si mitiga la calura ma resta la piacevolezza dell'estate prima dell'arrivo dell'autunno astronomico. L'estate non finirà, ma il caldo africano sì».

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