Casaleggio, l'uomo che inventò il Grillo politico

Casaleggio, l'uomo che inventò il Grillo politico
di Mario Ajello
Martedì 12 Aprile 2016, 11:21 - Ultimo agg. 18:12
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Gianroberto Casaleggio è stato l'uomo che ha inventato il Grillo politico. Lo stratega. L'ideologo. L'alfa e l'omega del movimento 5 stelle. Alla prima milanese del nuovo show del suo mentore Beppe, Casaleggio non aveva più l'aspetto - un mese fa - del guru genialoide sempre a caccia di nuove idee per il suo pianeta di Gaia, cioè la nuova società italiana che avrebbe preso il posto di questa dopo una sorta di apocalisse, ma sembrava una persona malatissima e consapevole della fine. Ha trascorso gli ultimi mesi nei passaggi ereditari della sua società, che è il cuore organizzativo e finanziario del movimento di Grillo, e nel raccontare ai suoi amici e al suo figlio-erede Davide quanto gli sarebbe piaciuto vedere i primi grandi successi politici della sua creatura pentastellata: "A Roma sarà una cosa bellissima far salire sul Campidoglio la libertà, dopo che vinceremo le elezioni comunali". Uno strano mix di anarchismo ultra tecnologico e di spirito alternativo del capitalismo. Un fricchettone, con tutti i suoi riccioli alla Angelo Branduardi, e insieme un manager. Un libertario e un censore, un Richelieu in giacca, cravatta e scoppola, dolce nell'eloquio e duro nelle espulsioni dei dissidenti.

Alla storia passerà per aver fatto di un blog un partito. Per il tentativo di inventare una democrazia elettronica - "Uno vale uno" è lo slogan che ha coniato - di cui ha provato ad essere il mago e il cerbero. Non perdendo mai però quel tratto gentile - occhiali da prof, parlata con la erre alla Tremonti, buone entrature nel bel mondo milanese anche se in principio fu leghista e collaborò con Di Pietro per il sito dell'Italia dei Valori - che incuriosiva e contribuiva a dare al personaggio un'aura di mistero. La politica digitale l'ha inventata lui in Italia, la compenetrazione tra business e partito invece gli preesisteva ma lui l'ha proiettata in una dimensione solidamente immaginifica. Che era la sua dimensione prediletta, da alieno molto umano, da folletto desideroso di importare quaggiù i miti delle favole e l'idea che un altro mondo sia possibile. Quando gli chiedevano "Casaleggio, lei dove vuole arrivare, al governo del Paese?", lui rispondeva: "Non faccio previsioni". Il suo viaggio verso il Pianeta di Gaia, cioè verso il mondo perfetto su questa terra, si è interrotto troppo presto.

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