I due giovani, Daby e Sekou, beneficiari del progetto Sprar del Comune di Caserta gestito dal centro sociale Ex Canapificio, dalla Comunità Rut delle Suore Orsoline e dalla Caritas, sono stati avvicinati da un'auto di colore nero a bordo della quale viaggiavano 3 giovani italiani.
Questo, «brandendo una pistola ad aria compressa al grido 'Salvini, Salvini!' - si legge nella nota - sparavano due colpi di pistola a distanza ravvicinata, dei quali uno colpiva al torace Daby, ferendolo (due giorni di prognosi) e un altro, sparato all'indirizzo del Sekou, andava a vuoto. Accompagnati da un'operatrice legale e dall'avvocato difensore Francesco Pugliatti, i due hanno sporto formale denuncia-querela nei confronti di persona/e da identificare per l'aggressione. È stata inoltre richiesto il sequestro di una telecamera nella zona».
I responsabili del centro sociale Ex Canapificio dello Sprar di Caserta si dicono «profondamente sconcertati e indignati per quello che è accaduto ai due ragazzi che sono tuttora spaventati».
Daby e Sekou, riferiscono gli attivisti, sono giunti in Italia dal Mali più di 2 anni fa e Daby ha ottenuto un permesso di soggiorno per motivi umanitari rilasciato dalla Commissione territoriale per la protezione internazionale di Caserta.