Caso Consip, il Csm ascolterà
​come testimoni Scafarto e Vannoni

Caso Consip, il Csm ascolterà come testimoni Scafarto e Vannoni
Giovedì 17 Maggio 2018, 16:42 - Ultimo agg. 18 Maggio, 09:57
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La sezione disciplinare del Csm ritiene «indispensabile» ascoltare come testimoni l'ufficiale dei Carabinieri Gianpaolo Scafarto e l'ex consigliere di Palazzo Chigi Filippo Vannoni nell'ambito del procedimento disciplinare a carico del pm di Napoli Henry John Woodcock e della collega Celestina Carrano relativo all'inchiesta Consip. La richiesta è arrivata dal pg della Cassazione Mario Fresa ed è stata accolta dalla sezione, che ha rinviato l'udienza al 7 giugno. 

L'udienza davanti alla sezione disciplinare del Csm è stata, quindi, riaggiornata per la convocazione dei testi, al 7 giugno alle 12.30. Il tribunale delle toghe, si è riservato, dopo l'audizione di Scafarto e Vannoni, la decisione sulla convocazione anche del procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo e del sostituo Mario Palazzi, come richiesto dal difensore di Woodcock Marcello Maddalena. Il pm di Napoli deve rispondere in sede disciplinare di aver ascoltato come persona informata sui fatti, il 21 dicembre 2016, l'ex consigliere di Palazzo Chigi Vannoni, citato in un precedente interrogatorio dall'ex ad di Consip Luigi Marroni, omettendo di iscriverlo nel registro degli indagati, quindi in assenza le garanzie difensive. Vannoni, in un interrogatorio reso successivamente davanti ai pm di Roma aveva lamentato come quella testimonianza fosse lesiva della sua dignità. Scafarto, che era presente alla deposizione di Vannoni, è chiamato a chiarire sulle modalità con cui questa è stata condotta da Woodcock. Già gli alti due rappresentati della polizia giudiziaria, il capitano della Gdf Sebastiano Di Giovanni, ascoltato a palazzo dei Marescialli lo scorso mese, e il maresciallo dei Carabinieri Carlo Brachetti, ascoltato oggi, hanno smentito qualsiasi pressione o minaccia da parte del pm.

In particolare, Brachetti, oggi ha definito Vannoni una persona «in stato di agitazione», visibilmente provato, e il comportamento dei pm corretto.
Woodcock è sotto procedimento disciplinare al Csm anche per scorrettezza nei confronti dell'allora procuratore di Napoli facente funzioni Nunzio Fragliasso, per un articolo con suoi virgolettati pubblicato dal quotidiano Repubblica. Celestina Carrano, ascoltata anche lei oggi al Csm, ha definito Woodcock particolarmente «turbato dalla vicenda», per la pubblicazione di stralci di un colloquio con una persona che riteneva amica.
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