Caso Losito, Giuliana De Sio: «Con Tarallo clima di terrore, voleva chiudermi in cantina»

L’attrice al pm: «Mi propose inscenare la mia scomparsa per promuovere una serie tv»

Caso Losito, Giuliana De Sio: «Con Tarallo clima di terrore voleva chiudermi in cantina»
Caso Losito, Giuliana De Sio: «Con Tarallo clima di terrore voleva chiudermi in cantina»
di Michela Allegri e Valentina Errante
Sabato 11 Febbraio 2023, 22:54 - Ultimo agg. 12 Febbraio, 11:11
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Le regole ferree e inviolabili e le “trovate” pubblicitarie folli per lanciare fiction e attori: anche l’ipotesi di simulare un sequestro di persona (per fortuna mai messa in atto). Un clima di terrore al limite del ricatto, che però non impediva a chi faceva parte della “scuderia” di Ares (prima “Numero chiuso”) di Alberto Tarallo di andare via. E nessuno dei volti noti ha mai denunciato il manager, indagato a Roma per falso (in relazione al testamento dell’ex compagno Teodosio Losito) e bancarotta per il default della società. Anche l’attrice Giuliana De Sio ha raccontato davanti al pm Carlo Villani di avere avuto paura e di avere più volte respinto le proposte di Tarallo. 

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IL FINTO SEQUESTRO

Il verbale dell’attrice, che ripercorre il suo rapporto con Tarallo, risale al 21 marzo: «Ricordo - si legge negli atti - che in una di queste cene a viale Parioli, organizzata per la promozione della fiction “L’onore e il rispetto”, eravamo a cena io, Tarallo, Teo, Laura Ratchev e Lucherini e ad un certo punto si parlava delle iniziative per promuovere il film.

Inizialmente mi venne proposto di litigare sul set con un’altra attrice, con la quale mi sarei dovuta picchiare, ma io rifiutai nettamente non avendo mai picchiato nessuno in vita mia». Poi le proposte di un finto fidanzamento con Garko e di una simulata relazione con l’attore Testi, ma l’attrice si rifiuta. «Infine - racconta - mi proposero di nascondermi nella cantina della casa di Zagarolo per tutto il periodo della promozione della fiction per creare un caso sulla mia scomparsa. Al che io cominciai un po’ a preoccuparmi anche perché Tarallo mi disse che non avrei potuto portare neanche il cellulare con me e che avrei potuto avvertire solo mia madre. Ebbi una reazione quasi isterica di riso e quindi ho cominciato a ridere in continuazione». A questo punto il manager si sarebbe infuriato: «Tarallo - ha raccontato l’attrice - ebbe una reazione che ancora ricordo vividamente, diventò rosso paonazzo in viso, si arrabbiò e cominciò ad urlare come un pazzo contro di me, anche insultandomi tanto che tutti al ristorante si girarono verso di noi per vedere cosa stesse succedendo. Ricordo che in quella occasione mi fece veramente paura. Mi metteva ansia, per il suo modo di fare. Dopo ciò, ricordo che per la prima volta Tarallo mi chiese scusa quando tornammo a casa dal ristorante».

LA PAURA

L’attrice ha raccontato del clima di terrore: «Non ero a mio agio a lavorare con loro: c’era era un clima non sano, Tarallo era il capo di tutto, era una persona molto violenta verbalmente, una persona cattiva, diciamo che c’era un clima di spionaggio sul set, ognuno riportava tutto a lui, lui controllava tutto. Spesso diceva “Io ti distruggo” quando qualcuno non si comportava come lui voleva». Ma le regole di ingaggio erano queste: «C’era una situazione di assoggettamento a lui. Tutti erano asserviti a lui per avere successo...c’era un clima corrotto». E aggiunge: «Diciamo che avevano paura di lui, anche chi non doveva avere paura di lui ce l’aveva, tipo me».

LA VENDETTA

Così De Sio decide di andare via. Ma la sua carriera prende un’altra piega: «Lui era un manipolatore, faceva cambiare i denti il viso a molti artisti, e metteva nelle clausole dei contratti. Tarallo mi mandò a dire che siccome ero andata via dalla sua agenzia, potevo considerarmi finita artisticamente. Quando sono andata via dalla “Numero Chiuso”, Tarallo mi ha fatto capire che non avrei più lavorato e infatti da qual momento ho fatto quasi soltanto teatro».

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